Già di per sé la tosse è un fastidio figuriamoci quella nei bambini: doppio disturbo.
Ma la tosse non è mai uguale. Per non parlare delle sue cause.
La tosse
La tosse è uno dei sintomi più frequenti in età pediatrica.
In età prescolare almeno 1 bambino su 3 ha assunto nell’ultimo mese un farmaco per la tosse come registra il dodicesimo Rapporto InfluNet 2018.
L’influenza quest’anno ha colpito quasi 5 milioni di italiani, soprattutto bambini al di sotto dei cinque anni con un’incidenza pari a circa 40,3 casi su mille assistiti.
La tosse nei bambini
Come sottolinea la prof.ssa Susanna Esposito, ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia e presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid)
“La tosse è un fisiologico atto di difesa dell’apparato respiratorio finalizzato a mantenere libere le vie aeree da secrezioni e materiale estraneo.
Se nella maggior parte dei casi, soprattutto durante il periodo invernale, si tratta di tosse acuta, un fenomeno passeggero che fa seguito a un’infezione respiratoria spesso di natura virale, risolvendosi da sola in meno di una settimana, talvolta può essere invece la spia di infezioni più o meno gravi come rinosinusiti o polmoniti e può anche indicare la presenza di patologie sottostanti come l’asma bronchiale.
Nella gestione del piccolo paziente con tosse è fondamentale, ai fini diagnostico-terapeutici, stabilire innanzitutto il carattere di acuzie o di cronicità di questo sintomo, valutandone le caratteristiche durante la fase acuta, la sua durata temporale e i sintomi associati”.
Quante tossi esistono?
La tosse non ha mai una stessa causa. Ecco perché è importante riconoscere la sua natura per trovare una efficace terapia.
In generale i vari tipi di tosse si possono suddividere in tre grandi categorie:
- acuta
- persistente
- cronica
Vediamo le caratteristiche di ciascuna tipologia di tosse.
La tosse acuta
La tosse acuta è causata soprattutto da infezioni virali e batteriche delle vie aeree superiori e in oltre il 30% dei casi l’agente eziologico più frequente è il rhinovirus.
Si tratta di una tosse stizzosa, inizialmente secca e scarsamente produttiva e si può accompagnare a sintomi generali (febbricola, astenia), ostruzione nasale o rinorrea.
Tende a risolversi in 1 o 2 settimane.
La tosse persistente
Se la tosse acuta prosegue per 3-4 settimane causa la tosse persistente. In Italia attualmente, la pertosse rappresenta la causa più comune di tosse persistente nel bambino di età scolare e nell’adolescente, soprattutto a causa dell’inadeguata copertura vaccinale.
La tosse cronica
Si tratta di una tosse di lunga durata, anche per più di 8 settimane. La sua origine è da infezioni respiratorie ricorrenti, bronchiti batteriche protratte (PBB), o asma bronchiale. In generale, la tosse cronica non ha stagionalità.
6 consigli per curare la tosse nei bambini
Come si può calmare la tosse nei bambini?
Come si può alleviare quel terribile disturbo che a volte diventa un vero incubo. Tanto da rendere insonni le notti dei nostri piccoli e le nostre.
Vi presentiamo 6 rimedi suggeriti proprio da WAidid efficaci per dare sollievo ai piccoli:
1. Bere molto
La secchezza delle mucose è spesso associata ad un aumento esponenziale della tosse.
2. Utilizzare umidificatori
Evitare che l’aria diventi troppo secca e quindi possa favorire la secchezza delle mucose e quindi la comparsa della tosse.
3. Effettuare lavaggi nasali
Praticare lavaggi nasali con la sola soluzione fisiologica per umidificare le vie aeree e, soltanto in casi specifici quando vi è una sottostante componente asmatica o laringite acuta, l’aerosol con farmaci broncodilatatori e/o cortisonici.
4. Utilizzare prodotti naturali
Nella cura della tosse acuta prediligere prodotti naturali a base di miele e Althea officinalis che, secondo recenti evidenze scientifiche, determinano un’attività sinergica nel trattamento della tosse grazie a proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie, oltre ad un effetto psicogeno offerto in primis dal gusto dolce.
5. Limitare gli antibiotici
Limitare l’uso degli antibiotici ai soli casi in cui si presume un’infezione di origine batterica.
6. Prestare attenzione al fumo passivo
Evitare sempre di esporre i piccoli al fumo passivo.