I genitori amano confrontarsi su tutti i primati dei propri figli tra cui l’età in cui il bambino inizia a parlare
Le capacità linguistiche diventano infatti, un argomento non solo di conversazione ma di espressione dell’intelligenza e della prodigiosità del proprio piccolo nonché quando non supportate diventano un motivo di cruccio e preoccupazione. Spesso senza veri motivi.
Le tappe del linguaggio
Non tutti i bambini parlano nello stesso modo e soprattutto non tutti iniziano a verbalizzare alla stessa età.
Ovviamente è possibile fare delle generalizzazioni ma ciascun bambino può discostarsi da questo modello per mille motivi diversi.
Imitazione suono
Generalmente dai 3 ai 6 mesi il bambino sorride nell’udire una voce cara e comincia ad imitare qualche suono.
Lallazione
Intorno ai 6-7 mesi il bambino produce sequenze consonante-vocale. Si tratta dellafase della lallazione (‘ma-ma- ma’, ‘da-da-da’).
Emissione suoni per esprimere emozioni
Dai 7 ai 12 mesi il bambino risponde ai suoni emettendone altri e usa la voce per esprimere gioia e dispiacere. Gradualmente, con l’esercizio, amplia il suo repertorio e incomincia ad imitare i toni e le inflessioni.
Primo vocabolario
Dai 12 ai 16 mesi il linguaggio verbale inizia a consolidarsi, raggiungendo in media le 50 parole.
Tra i 17 e 24 mesi si assiste ad una vera e propria ‘esplosione del vocabolario’ con un ritmo di espansione fino a 40 parole a settimana. Alla fine di tale periodo il vocabolario è in media di 300 parole.
Le prime frasi
Tra i 2 e 3 anni, il bambino usa frasi semplici con soggetto e verbo (‘mamma bere’), composte da 2 a 4 termini, ripete parole ascoltate e denomina gli oggetti o le immagini più comuni ed ha un vocabolario di circa 450 parole.
Tra i 3 e 4 anni, sa usare frasi più complesse che possono contenere 4 o 5 parole.
Quando preoccuparsi se il bambino non parla
Se dopo aver compiuto il primo anno d’età il bambino usa poco la voce. Non riesce ad esprimersi. Non usa le parole che conosce significa che qualcosa forse non va.
In questo caso è bene confrontarsi con il pediatra per verificare insieme se ci sia un ritardo nel linguaggio oppure un’altra forma di difficoltà che ovviamente sarà risolta efficacemente quanto più si potrà intervenire tempestivamente.
Cosa fare
I genitori possono stimolare la facoltà linguistica dei propri bambini.
Nel primo anno di vita è importante parlare al bambino. Utilizzare un linguaggio semplice ma corretto per permettergli di arricchire i proprio vocabolario.
Un altro modo per stimolare il bambino nell’uso del linguaggio è possibile leggere una storia ogni giorno magari prima di andare a dormire.