Nella nostra spesa sono presenti circa 10.000 conservanti, coloranti, antiossidanti, correttori di acidità e aromatizzanti, non solo negli alimenti, ma anche in detersivi, dentifrici, saponi. Di questi, si sospetta che più di 1.000 non siano del tutto innocui per la nostra salute. Possono causare con il tempo intolleranze alimentari, reazioni allergiche, disturbi digestivi o squilibri del sistema ormonale.

In particolare, gli antiossidanti E319, E320, E321 (Bha, Bht, Tbhq) sono derivati dal petrolio e si sospetta che abbiano un’azione cancerogena. E si trovano ovunque: dal puré istantaneo ai cereali per la prima colazione, dalle creme spalmabili e ai gelati confezionati, ma anche in deodoranti, dentifrici, cosmetici.

Si sospetta invece che i coloranti chimici possano causare nei bambini un deficit da iperattività (ADHD). Il colorante che si usa per i gamberetti potrebbe alterare il funzionamento del sistema endocrino, mentre quello comunemente usato per prosciutto, bresaola e carni affettate potrebbe causare infiammazioni renali, vertigini, mal di testa.

Le soluzioni proposte da Roberto Fanelli – tossicologo all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano – e Andrea Lenzi – endocrinologo al dipartimento di Fisiopatologia Medica dell’Università La Sapienza di Roma – sull’ultimo supplemento Donna di Repubblica, sono le seguenti:

  • variare in continuazione i prodotti acquistati, in modo da non creare sovraccarichi di determinati additivi chimici nell’organismo;
  • eliminare tutto ciò che è inutile, a cominciare da tutto ciò che ha colori o aromi improbabili.

Certo, non sempre si ha il tempo o la voglia di leggere la lunga e minuta lista di ingredienti che compare per legge su tutti i prodotti che acquistiamo al supermercato, però varrebbe la pena di spendere almeno qualche minuto in più e dedicare a questa attività un po’ della nostra attenzione. Soprattutto se abbiamo figli a casa, e ci teniamo alla loro e alla nostra salute.

Il mio consiglio personale, che non si contrappone ai due precedenti, ma che li integra, anche se va un po’ oltre, è questo:

se possibile, compriamo alimenti contenenti ingredienti provenienti da agricoltura biologica, e a filiera corta, o con un marchio ecologico, nel caso di detersivi e prodotti per la cura del corpo. Avremo così la garanzia che l’impiego di additivi chimici sia davvero ridotto allo stretto indispensabile, con un’attenzione particolare alla naturalità dei prodotti, che sia reale e non fittizia.

A mio avviso, si può risparmiare in molti modi, ma, per quanto riguarda l’alimentazione e la cura del corpo, vale sempre la pena di dare importanza alla qualità e di acquistare prodotti che siano il più possibile sani, senza farsi ingannare dalla pubblicità.

Voi cosa ne pensate?

Immagine: 2.regione.veneto.it