L’anguria in gravidanza si può mangiare oppure no?

Questo frutto è uno dei più rinomati nella bella stagione, tanto da esserne uno dei simboli.

È raro trovare qualcuno che d’estate non ami mangiarne una bella fetta matura per rinfrescarsi durante le più afose giornate.

I bambini la adorano. E le donne in gravidanza possono inserirla nella loro alimentazione, o devono stare attente al suo consumo?

Si può mangiare l’anguria in gravidanza e nell’allattamento?

L’anguria è ricca d’acqua. Quindi per sua stessa natura è perfetta per una donna in gravidanza che ha bisogno di un’idratazione maggiore.

È perfetta per levarsi la voglia di dolce senza eccedere con le calorie e gli zuccheri. A dispetto di quello che si potrebbe pensare, infatti, contiene solo 4 grammi di zucchero per un etto di frutta.

Il gusto dolce proviene soprattutto da altre sostanze – i polialcoli – non zuccherine.

Anche le mamme affette da diabete gestazionale che seguono una dieta ipocalorica possono consumarla con tranquillità.

anguria

Proprietà dell’anguria

L’anguria, conosciuta anche con il nome di cocomero è una pianta che appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee. A questa famiglia appartengono anche zucche, meloni e cetrioli.

Si tratta di un tipico frutto estivo. Matura infatti da giugno a settembre.

L’anguria è un frutto che idrata, rinforza le ossa, protegge il cuore e previene il cancro.

La polpa è costituita per oltre il 90% di acqua e contiene anche un discreto quantitativo di zuccheri, soprattutto fruttosio, e vitamine A, C, B e B6.

Ricca d’acqua e povera di calorie, l’anguria è uno dei frutti più indicati per combattere il calore e per perdere peso.

Mangiandola fredda permetterà in pochi minuti di recuperare i sali minerali che si perdono con l’inevitabile sudorazione di questa stagione.

Calorie anguria

L’anguria è uno snack perfetto per le donne in gravidanza.

Si tratta di un frutto ipocalorico: 100 grammi contengono solo 30 calorie. Inoltre è costituita per più del 90% da acqua, per cui è un frutto altamente idratante.

Dato l’esiguo contenuto calorico, si potrebbe mangiare l’anguria anche tutti i giorni ma attenzione alle quantità, proprio per via del contenuto di zuccheri.

Una porzione da 200 grammi potrebbe essere quella giusta per un saziante e appagante spuntino.

Proteine

L’anguria fa molto bene alla salute:

  • grazie al potassio aiuta ad abbassare la pressione
  • contrasta la ritenzione idrica
  • con i suoi sali minerali aiuta a reintegrare l’organismo che in estate perde molti liquidi.
  • aiuta a combattere la cistite in quanto è un frutto diuretico
  • contribuisce grazie alle sue sostanze antiossidanti e alla vitamina C a prevenire i tumori e l’invecchiamento cellulare
  • combatte la stanchezza e la spossatezza dovuta al caldo
  • protegge l’organismo dalle influenze.

L’anguria non fa ingrassare

L’anguria non fa ingrassare. Anzi. Contrasta la ritenzione dei liquidi e il gonfiore alle gambe. La presenza di vitamina C e potassio nella sua polpa ha un’azione depurativa e detossificante.

Questo frutto può essere considerato un diuretico naturale poiché aumenta il flusso di urina e protegge i reni. Inoltre, interviene nel processo di eliminazione dell’ammoniaca dal fegato

L’anguria contiene citrullina, che aiuta a ridurre l’accumulo di grasso nelle cellule. Si tratta di un aminoacido che viene convertito in arginina e che porta le cellule a produrre meno tessuto grasso.

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Raccomandazioni del medico

Un eccessivo consumo di anguria è sconsigliato a chi ha problemi digestivi. Mangiare troppa anguria può causare un fastidioso gonfiore alla pancia.

L’anguria è ricca di fibre ed è proprio questo, insieme alla presenza dell’acqua, che crea subito un senso di pienezza e sazietà che aiuta a tenere sotto controllo la fame e quindi a perdere peso.

L’importante è limitare questo frutto ad un pasto già di per sé ricco di carboidrati e zuccheri.

Meglio non mangiarla a fine pasto dal momento che l’acqua in essa contenuta può andare a diluire i succhi gastrici rendendo più lenta e difficoltosa la digestione.

Meglio piuttosto mangiarla a colazione accompagnata da cibi proteici oppure a basso indice glicemico.

Può essere consumata anche come piccolo spuntino alla sera, poiché, favorisce il rilascio di serotonina  e concilia quindi il riposo notturno.

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