Ha colpito tutti la notizia del piccolo di Piacenza dimenticato in auto dal suo papà e trovato ormai privo di vita dopo diverse ore. Colpiscono queste notizie per tanti motivi, perchè è atroce pensare a un piccolino chiuso in auto sotto il sole. Sappiamo bene in quanto poco tempo gli abitacoli delle vetture diventano dei veri e propri forni. La tragedia che si è abbattuta su questa famiglia non ci lascia indifferenti neanche per il dramma che passano i genitori, in particolare il papà. Chi di noi non si è immedesimato in questo povero padre…  Chissà quali pensieri aveva quando ha saltato la tappa all’asilo e si è diretto al proprio lavoro. La vita spesso è stressante per tutti, soprattutto di questi tempi…

Ci siamo già chiesti cosa si possa fare per evitare queste tragedie, vi abbiamo dato anche dei piccoli suggerimenti pratici. E’ notizia di qualche giorno fa che, proprio in seguito alla vicenda di Piacenza, alcuni parlamentari hanno fatto un appello all’Unione Europea. I parlamentari hanno chiesto che l’UE imponga alle case produttrici di dotare i seggiolini di un dispositivo sonoro che segnali, allo spegnimento del motore, il permanere del peso del bambino sul seggiolino.

Un dispositivo simile a quello che fa suonare l’allarme se, a motore acceso, qualche passeggero non indossa la cintura. In effetti potrebbe essere una soluzione, se ne è già parlato tempo fa e non è detto che le case produttrici di seggiolini, sempre così attente a bimbi e genitori, non decidano di inserire anche questo dispositivo nei loro prodotti, anche senza l’imposizione dell’UE.

Voi cosa ne pensate? Sarebbe utile, secondo voi, un seggiolino che potesse segnalare la permanenza del bebè a motore spento? Sareste disposte a spendere qualcosa di più per un modello così?