Non è sempre così frequente l’associazione ma in alcuni casi, il cosiddetto “mal di primavera” che contraddistingue i nostri bambini potrebbe essere causato da un cattivo funzionamento della tiroide.

Tutta una serie di fenomeni frequenti nei bambini in questa stagione che vanno dalla stanchezza al nervosismo, dall’irrequietezza all’insonnia sino alla mancanza di concentrazione nelle normali attività potrebbero non essere mali di stagione, ma possibili sintomi di un problema alla tiroide.

La tiroide

La tiroide è una piccola ghiandola endocrina, la cui forma ricorda quella di una farfalla situata alla base del collo, davanti a laringe e trachea.

La sua funzione principale è quella di produrre gli ormoni tiroidei triiodotironina (T3) e tironina (T4) nonché quella di produrre la calcitonina, un ormone coinvolto nel corretto metabolismo del calcio.

Questa ghiandola viene troppo spesso sottovalutata in fase di diagnosi perché i sintomi sono frequentemente sovrapponibili a quelli causati da altre malattie.

La tiroide, svolge un ruolo fondamentale nell’arco di tutta la vita: da prima della nascita alla terza età in quanto regola, come se fosse una centralina, importanti processi quali lo sviluppo neuropsichico e l’accrescimento somatico nell’età evolutiva, mentre con l’età è fondamentale per la funzione cardiovascolare, il metabolismo basale, lipidico, glucidico e osseo.

Ma non solo. La tiroide influenza la fertilità, la forza muscolare e molto altro.

In Italia sono circa 6 milioni le persone affette da una delle malattie della tiroide: gozzo nodulare, ipotiroidismo (tiroide lavora poco) e ipertiroidismo (tiroide lavora molto).

Diagnosi

Tra le principali cause che possono portare a sviluppare un problema alla tiroide vi è la carenza di iodio.

I problemi alla tiroide possono essere diagnosticati molto facilmente.

Basta una semplice analisi del sangue con la quale si misurano gli ormoni tiroidei e il TSH, ormone prodotto dall’ipofisi, che regola la funzione tiroidea.

Prelievo_diagnosi_tiroide_bambini

L’importanza dello iodio

Un deficit di iodio in gravidanza, per esempio può provocare un difetto di sviluppo del cervello del nascituro in quanto gli ormoni tiroidei sono essenziali in questa fase della vita per il sistema nervoso centrale.

Garantire un adeguato apporto di iodio con l’alimentazione rappresenta pertanto il più efficace mezzo di prevenzione delle malattie tiroidee.

Lo iodio si trova nei cibi come pesce, crostacei, uova e latte e carne.

La sola alimentazione però non è sufficiente ad apportare lo iodio necessario e per questo bisogna integrarla sostituendo il comune sale da cucina con il sale iodato, avendo cura di non aumentarne la quantità: quindi poco sale ma iodato.

Settimana mondiale della Tiroide

La tiroide dal bambino all’anziano” è il tema della Settimana Mondiale della Tiroide 2016, che si terrà dal 23 al 27 maggio e che vede coinvolte per la prima volta tutte le società endocrinologhe: l’Associazione Italiana della Tiroide (AIT), la Società Italiana di Endocrinologia (SIE), l’Associazione Medici Endocrinologi (AME), la Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP), l’Associazione Italiana Medici Nucleari (AIMN), il Club delle Unità di Endocrino Chirurgia (Club UEC) e la Società Italiana di Endocrino-Chirurgia (SIEC) con il supporto del Comitato delle Associazioni dei Pazienti Endocrini (CAPE) e dell’Istituto Superiore Sanità (ISS) e con la sponsorizzazione della European Thyroid Association (ETA).

In tutta Italia saranno organizzate diverse iniziative di screening e incontri informativi sulle patologie tiroidee; per informazioni è possibile consultare il sito www.settimanamondialedellatiroide.it