Da oggi, ogni venerdì alle ore 17.00, questa rubrica prende la sua forma definita, che è quella di Domanda-Risposta. Ogni settimana, sempre il venerdì alla stessa ora, risponderemo ad uno dei più comuni quesiti sull’allattamento. Approfitto per ricordare che, se avete quesiti personali, io sarò più che lieta di risponedervi nell’ambito di questa rubrica. Scrivetemi nei commenti, io prenderò nota della vostra domanda molto volentieri e la risposta verrà redatta insieme alla nostra ostetrica. Ecco quindi la prima delle nostre domande.

Molte donne si chiedono se e come si possa facilitare l’allattamento, lavorando sul seno già in gravidanza. Non è raro sentire consigli come “per abituare il seno all’allattamento è bene, durante la gravidanza, sfregare il capezzolo con un asciugamano ruvido”, per abituarne la pelle allo stress che verrà provocato dalla suzione.

E’ bene innanzitutto chiarire chr un simile suggerimento non solo non ha alcuna base scientifica, ma può anzi rivelarsi dannoso e controproducente. E’  vero che, nelle prime poppate, è comune avvertire, al momento dell’attacco, un fastidio o dolore di modesta entità alla pelle del capezzolo, dato dallo stress della pressione delle labbra del neonatoLa pelle del capezzolo è infatti sottile e delicata, come la pelle della labbra. A nessuno verrebbe di dire che, per prevenire la screpolatura delle labbra, sia bene strofinarle con un materiale duro! Al contrario, il senso comune ci suggerisce che la mossa giusta sia nutrire e proteggere la delicatezza di quella pelle, evitando di sottoporla ad ulteriore stress ed eventualmente nutrendola con oli naturali e anallergenici.

Lo stesso vale per il seno. Non c’è nessuna preparazione specifica necessaria da attuare in gravidanza, e tanto meno questa preparazione dovrà essere trauimatica per la delicata pelle del seno. Al massimo, se avete la pelle particolarmente sensibile, vi consiglio già in gtavoidanza di evitare di usare sapone sui capezzoli e di nutrire il seno con olio di mandorle dolci puro, non profumato e spremuto a freddo, ovvero l’olio in assoluto più anallergenico e delicato. Se già in gravidanza fuoriescono alcune gocce di colostro, ricordate che questa sostenza ha proprietà antibatteriche e che, ora e a maggior ragione in allattamento, è il miglior alleato possibile della salute del capezzolo.

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