L’ansia relativa alla sufficienza, o insufficienza, del nutrimenti preso dal bambino è una delle più diffuse nelle prime settimane di vita. La madre è incaricata della sopravvivenza di questo esserino, che non può ancora comunicare i suoi bisogni in modo facilmente comprensibile, ed è naturale che ciò comporti delle domande, che talvolta diventano angosciose, se non è più che ovvio che il bambino si stia nutrendo abbastanza e in generale stia bene.

In particolare, l’allattamento al seno non rende possibile l’immediata misurazione della quantità di latte che il neonato percepisce: a differenza del biberon, persino se il neonato mangia o meno non è visibile. Per questo, qualche anno fa (ma in realtà, nonostante siano sconsigliate e sconsigliabili, si usano anche oggi) le doppie pesate erano pratica invalsa: attraverso la misurazione del peso del bambino prima e dopo la poppata si cercava la prova visibile che essa avesse effettivamente garantito il pasto al neonato e se ne controllava l’entità. In realtà questo tipo si misurazione ha in primo luogo limiti di precisione, poichè specie nei primi giorni è difficile effettuare una misurazione adeguata data l’esiguità della quantità di latte ingerito e successivamente per via delle varie variabili, quali intestino pieno/vuoto, abbigliamento, movimenti del neonato che interferiscono con la pesata etc.

Inoltre, la quantità di latte che un neonato “deve” prendere è una stima statistica, che non prende in considerazione moltissime variabili: la frequenza delle poppate, le particolarità fisiche di quella determinata mamma e quel determinato bambino, inoltre non è affatto detto che tutte le poppate sisano uguali, anzi: ve ne sono di più leggere e di più sostanziose a seconda dell’ora del giorno, l’importante è che il nutrimento complessivamente assunto sia sufficiente.

Per valutare questo, il vero parametro cui guardare è la crescita del bambino. Il neonato va naturalmente incontro ad un calo di peso fisiologico dopo la nascita, che non dovrebbe essere superiore al 10% del peso corporeo. Ciò è naturale, e dipende dalla necessaria “spurga” del bambino dopo la nascita: attraverso il meconio (le prime feci) il neonato espelle liquido amniotico ingerito e si prepara a ricevere il primo cibo. Nelle ore immeditamente successive alla nascita, il seno non secerne latte bensì colostro, una sostanza estremamente concentrata che garantisce al bambino un apporto proteico e calorico sufficiente ai suoi bisogni, e che inoltre è ricco di anticorpi ed è leggermente lassativo, proprio per facilitare l’emissione delle prime feci.

Bastano le poche gocce di colostro per coprire i bisogni nutrizionali del bambino, mentre fa questa vera e propria “dieta disintossicante” che coincide con la diminuzione di peso rappresentata dal “calo fisiologico”. In queste stesse ore, l’intestino del neonato viene colonizzato dai batteri che vanno a formare la flora intestinale: tutte le condizioni perchè un pasto normale abbia luogo e possa essere digerito si vanno a creare mentre il seno della mamma si prepara a creare il primo latte. In genere, la prima montata avviene a circa 3-5 giorni dalla nascita: quando arriverà il bambino sarà pronto ad assumere il latte e affamato!

Non è bene interferire con questo processo dando ai bambini biberon di latte artificiale, o glucosata o cammomilla. Il neonato ha in questa fase solo bisogno di attaccarsi al seno per stimolarlo a produrre latte e per assumere ciò di cui ha bisogno attraverso la sostanza che naturalmente il seno secerne, molto più ricca di qualsiasi latte di formula. Se il bambino piange in queste ore, probabilmente non è fame, bensì bisogno di contatto fisico, o dolore addominale (l’espulsione del meconio può essere fastidiosa e il neonato non vi è abituato, poichè nella pancia non digeriva in questo modo ma espelleva gli scarti attraverso il cordone), o semplicemente un generale irrequietezza dovuta agli ormoni della nascita da smaltire lentamente. L’abbraccio, l’offerta del seno e le coccole sono i migliori calmanti in caso di pianto in un bambino nato da pochi giorni.

Successivamente, per controllare se il neonato mangia a sufficenza, il miglior viatico è controllarne la crescita. Il calo fisiologico dovrebbe essere recuperato in massimo 15 giorni, spesso molto prima. Successivamente alla prima settimana,  la crescita minima di un bambino dovrebbe essere di 130-150 grammi a settimana, e il bambino essere vivace e tonico. I pannolini bagnati di pipì dovrebbero essere almeno 5 o 6 e le scariche dovrebbero essere due o tre. E’ bene controllare le feci del neonato: nel prossimo articolo, tra una settimana,  parliamo proprio di questo.

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