Siamo arrivati al momento di scegliere… A brevissimo, molte mamme saranno impegnate nella scelta della scuola dell’infanzia, altre della scuola primaria, altre della secondaria di primo e secondo grado… in ogni caso, bisogna prendere una decisione per qualcun altro, che responsabilità!

Certo, i genitori sono abituati a farlo continuamente… Ma questa volta la scelta verte su qualcosa che dura per un periodo prolungato e, sicuramente, avrà una forte influenza sia sul processo d’apprendimento, sia sulla relazione con l’istituzione scolastica.

Come possiamo fare? Ecco qualche pratica indicazione da un professionista che ha maturato una ampia esperienza sul capo, operando nella scuola ormai da diversi anni:

10 cose da fare per orientarsi nella scelta della scuola

  1. recarsi agli open day delle scuole d’interesse
  2. valutare la sicurezza degli stabili (scale, finestre, crepe…)
  3. porre domande per approfondire l’approccio che supporta l’insegnamento
  4. non fermarsi al “sentito dire” (ad esempio, in relazione al corpo docenti: magari saranno gli stessi delle classi uscenti, ma i bambini no e questo potrebbe fare delle differenze e generare nuove dinamiche!)
  5. valutare la rigidità o la fermezza d’approccio
  6. leggere il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa: documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche che esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia)
  7. fare un rapido rapporto numerico tra presenza di adulti e bambini per classe
  8. lasciare uno spazio di decisione anche alle proprie impressioni a pelle
  9. nel caso di scuole d’indirizzo, verificare l’inclinazione e l’interesse del futuro studente (non solo la medie dei voti)
  10. in generale sconsiglio scuole molto lontane dall’abitazione per facilitare i preparativi dei bimbi piccoli e favorirne l’inserimento sociale nel territorio. Per i ragazzi più grandi bisogna considerare che più lungo sarà il tragitto, meno saranno il tempo e l’energia per studiare.

Non c’è una regola fissa, ma questi indicatori sono già delle buone regole guida per orientare la scelta. Aggiungo, infine, due osservazioni su cui riflettere:

Programmi ministeriali e autonomia scolastica

al di là della bella vetrina di presentazione che ogni scuola cercherà di fare durante l’open day, i programmi di ogni scuola seguono le indicazioni ministeriali con piccole variazioni interne che vengono apportate nelle programmazioni di istituto.

Quali elementi influenzano davvero ilprocesso di apprendimento?

Tutte le ricerche delle neuroscienze stanno dimostrando che l’apprendimento è un processo tanto più produttivo quanto più supportato da emozioni positive generate dagli adulti che sono i veri supporter, i genitori e gli insegnanti. Alla fine di tutto il vostro ragionamento, ciò che veramente i bambini vivranno nella loro quotidianità saranno i loro insegnanti, che incarneranno la scuola.

Commentate pure le vostre perplessità, potremo approfondirle insieme.

Buona scelta!!!

Articolo a cura della Dott.ssa Umberta Montesano. Dopo la Laurea in Scienze dell’Educazione si occupa di formazione degli insegnanti e approfondisce la sua formazione con due master di secondo livello: Esperto in interventi psicologici nella scuola e Management scolastico. Psicopedagogista, assessor per l’intelligenza emotiva, applicatrice Feuerstein, insegnante, formatrice, è titolare dello Studio di Consulenze Pedagogiche Montesano.