Estate: come vestire il bebè perché sia protetto da da sole, vento, escursione termica, aria condizionata? Ecco i consigli del Dott. Piercarlo Salari, specialista in pediatria, sul modo più corretto per la scelta dell’abbigliamento giusto per i nostri piccoli
Vestire il bebè a strati
Nella stagione calda, una tra le preoccupazioni che maggiormente assillano le mamme, è quella relativa ai rischi di eventuali sbalzi di temperatura dovuti al passaggio tra un ambiente climatizzato e l’esterno, spesso con un dislivello termico di almeno 5 gradi se non di più. Anche in estate, la regola di vestire a strati il bebè è più che mai opportuna, soprattutto se si prevede di entrare in luoghi con temperatura nettamente più bassa come negozi, supermercati o uffici pubblici.
Scegliere vestiti in tessuti naturali
Le fibre dei capi d’abbigliamento dovranno essere rigorosamente di lino o cotone molto leggeri, per consentire la traspirazione della pelle.
Intimo e pannolino
Per quanto riguarda l’intimo sarà bene munirsi di canotte e, in questo caso, il pannolino fungerà anche da mutandina. Se possibile, qualora dovesse fare molto caldo, è bene permettere alla zona dei genitali di traspirare, togliendo ogni tanto il pannolino lasciando però la canotta: in questo modo si eviterà che il ristagno di sudore irriti la pelle delicata del bimbo.
Proteggere il bebè da sole, vento e escursione termica
Ovviamente, la conoscenza delle caratteristiche del luogo in cui si trascorrono eventualmente le vacanze è fondamentale per una cura della pelle ancora più mirata: il piccolo deve essere sempre adeguatamente protetto nei confronti del sole, al quale è bene non esporlo mai direttamente, e non si devono sottovalutare i fattori climatici locali, come per esempio il vento e l’escursione termica (più tipica delle zone di montagna).