Su un terreno sano crescono piante sane, animali sani e uomini sani.

Quando ho sentito pronunciare questa frase da Stefan Hipp, quarta generazione di imprenditori del baby food biologico e di qualità, ho pensato che fosse un ragionamento corretto. Per fare agricoltura sostenibile e sana bisogna partire dalla terra, cosa non scontata ai giorni nostri.

Ho avuto la fortuna di partecipare ad un blog tour indimenticabile, organizzato da HiPP proprio per permetterci di capire fino in fondo la filosofia che sta alla base di questa azienda familiare, che da più di 60 anni fa agricoltura organico biologica, tutta dedicata al mondo dell’infanzia. È stata un’esperienza bellissima, una vera e propria immersione nella natura. Cercherò di raccontarvi ciò che ho colto del modo di fare agricoltura di HiPP, proprio partendo da quello che ho avuto la fortuna di ascoltare, vedere, vivere.

La nostra visita alla Bio Fattoria HiPP in Polonia

hipp biofattoria

Dopo averci organizzato una visita per la sorprendente e bellissima città di Danzica, dopo averci ospitato nella sua guest house, dopo averci fatto sentire come delle principesse Sissi, il signor Hipp ci ha portati per un’intera giornata all’interno della sua tenuta.

hipp biofattoria

La bio fattoria HiPP che abbiamo visitato, infatti, è in Polonia, nella regione della Masuria, una regione ricca di laghi e fiumi, di verde incontaminato e di cicogne. La tenuta agricola Hipp è un gioiello: duemila ettari di campi coltivati a grano, avena, segale e farro, intervallati da boschi e prati, da ruscelli e laghetti. In questa tenuta vivono allo stato brado mille capi di black Angus e circa 600 pecore, oltre a una numerosa varietà di uccelli e animali selvatici. Tutto in completa armonia.

hipp biofattoria cicogne

La sostenibilità, filosofia della HiPP

Prima di portarci in visita alla sua tenuta, Stefan Hipp ci ha radunate nel parco della grande casa dove eravamo ospitate. Sotto un grande albero, con la vista che sconfinava verso campi e boschi, ci ha raccontato cosa significhi per la sua azienda fare agricoltura biologica e perché per HiPP fare agricoltura biologica e organica sia innanzitutto una responsabilità verso le generazioni future e la sopravvivenza del nostro pianeta.

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Il punto di partenza di tutto, ciò su cui si dovrebbe fondare non solo l’agricoltura biologica, ma tutta l’agricoltura, è la salvaguardia del terreno. Stiamo uccidendo il terreno, lo stiamo avvelenando e impoverendo. Un terreno sano, invece, produce meglio e di più.

Cosa significa per l’azienda HiPP avere cura del terreno? Significa scegliere un tipo di agricoltura che rispetti la natura. Sostenibilità, biologico, organico non sono quindi dei termini di moda per l’azienda HiPP, ma i fondamenti della loro filosofia aziendale e questo da più di 50 anni. Durante la nostra giornata presso la tenuta HiPP abbiamo potuto toccare con mano questi principi.

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Su cosa si basa l’agricoltura biologica?

Sull’aiuto di elementi naturali come funghi, alghe, batteri, coleotteri, vermi. Nell’agricoltura biologica, ad esempio, vengono utilizzati i lombrichi che creano l’humus, quel particolare tipo di terreno naturalmente ricco di nutrienti per la crescita delle piante. I lombrichi, inoltre, scavando nel terreno e creando gallerie fino in profondità, contribuiscono a dissodare e areare il terreno stesso.

Un terreno naturalmente fertile è un terreno pieno di vita. Lo sapete quanti lombrichi sono presenti in un metro quadro di terreno coltivato in maniera biologica? Sono circa 500, contro i 18 circa presenti nel terreno coltivato normalmente. Una bella differenza, vero?

L’agricoltura biologica asseconda la natura, non la sfrutta. Permette ai terreni di rigenerarsi grazie anche alla rotazione delle colture.

Il nostro viaggio all’interno della tenuta Hipp è stato all’insegna dell’armonia. Abbiamo visto distese di grano, di avena, di segale incorniciate da alberi ad alto fusto e abbiamo scoperto che questi alberi sono una barriera naturale contro il vento che potrebbe piegare le spighe.

Abbiamo camminato per campi di erba e quadrifogli, in cui il terreno si stava rigenerando, ammirato coltivazioni di patate e di carote, coltivati senza l’uso di concimi chimici e pesticidi.

hipp biofattoria

E fatto la conoscenza con i meravigliosi Black Angus che vivono liberi e felici per 8 mesi l’anno (i restanti, quelli in cui fa freddo e la neve copre tutto sono al caldo della stalla)  Sono mille circa, sono bellissimi con il loro pelo lucido e nero e non sono curati con gli antibiotici. La vita naturale al pascolo li rende molto più resistenti alle malattie.

hipp biofattoria black angus

Chi ci ha seguiti sui social (lo si può fare ancora adesso cercando l’hashtag #nellabiofattoriahipp) avrà avuto modo di cogliere almeno per un po’ ciò che abbiamo vissuto. Potrei andare avanti a raccontare ancora per giorni. Potrei raccontare della passione con la quale il signor Hipp ci ha mostrato la sua fattoria. Una passione, un amore verso tutto l’insieme, dalle colline d’oro per il grano al tronco dell’albero che, terminata la sua vita, diventa la casa di animali, insetti e uccelli.

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Potrei dirvi di come, tornate a casa, abbiamo continuato a raccontare a tutti la pace, l’armonia, la tranquillità, la purezza che abbiamo respirato in quei pochi giorni nella meravigliosa tenuta Hipp. Pensare che dietro a ogni vasetto di omogeneizzato, a ogni biscotto, a ogni succo di frutta ci sia questo amore per la terra, un amore fatto di passione, di rigore e di ricerca, è rincuorante. Lo confermano i 60 anni di storia di questa azienda ancora familiare, in cui ci si mette la faccia per raccontare ciò che si fa.

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In collaborazione con Hipp