Come aiutare i nostri bimbi quando soffrono di congiuntivite? Oggi ne parliamo con il dottor Giorgio De Santis, oculista esperto in omeopatia.

Ogni tanto può capitare. Guardi il tuo bimbo e scopri che stranamente ha gli occhi rossi, che lacrimano e continua a stroppicciarseli. Niente allarmismi: probabilmente si tratta di congiuntivite, disturbo che può frequentemente interessare uno degli organi più complessi (e delicati) del nostro organismo: l’occhio. “L’occhio è l’unica mucosa che viene esposta direttamente agli agenti esterni, proprio per questo può capitare che questi ultimi arrivino a condizionarne lo stato di salute – spiega il dottor Giorgio De Santi, oculista esperto in omeopatia, dirigente medico presso l’Ospedale di Rho, in provincia di Milano –. In particolare la congiuntivite è un’infiammazione della congiuntiva, la membrana che avvolge il bulbo oculare e riveste la superficie interna delle palpebre. Può essere legata a infiammazioni batteriche, forme virali, infezioni delle palpebre. Esistono poi anche forme non infettive, determinate da fattori diversi. In tutti questi casi un approccio di tipo omeopatico può rivelarsi una scelta valida e che consiglio ai miei pazienti. In base infatti alla mia esperienza, per il trattamento della congiuntivite nei più piccoli, i medicinali omeopatici donano un rapido sollievo e permettono l’uso concomitante di altre terapie farmacologiche, laddove necessario”.

Dott. De Santi, quali sono le diverse tipologie di congiuntivite? Come riconoscerle?

Distinguiamo essenzialmente due tipi di congiuntivite: irritativa e allergica. La congiuntivite irritativa è più frequente nelle aree urbanizzate e ad alto tasso di inquinamento, a questo proposito prende il nome di Urban Eye Allergy, “allergia dell’occhio urbano”. Viene principalmente causata da polvere, smog, fumo, ma anche dal vento e dal cloro delle piscine. In genere, secondo alcune statistiche, questo disturbo riguarda il 42% dei bambini e le persone dagli occhi chiari o particolarmente delicati. La congiuntivite allergica invece è solitamente parte di una sindrome più ampia, ma può anche presentarsi da sola per contatto diretto con sostanze veicolate dall’aria. Viene determinata non solo dai pollini ma anche dalle polveri di casa, dalle muffe e i peli di animale, tutti fattori che possono irritare gli occhi più sensibili, con lacrimazione, prurito congiuntivale, sintomi di rinite con starnuti, prurito e ostruzione nasale. In tutti i casi di congiuntivite il primo sintomo è l’arrossamento dell’occhio, causato dalla maggiore presenza di sangue dovuta alla dilatazione dei vasi sanguigni (iperemia), con episodi di prurito, sensazione di sabbia negli occhi, secrezioni, fotofobia (fastidio alla luce) e gonfiore delle palpebre.

Poco fa ha avuto modo di illustrarci i vantaggi di una terapia di tipo omeopatico. Quali medicinali consiglia in particolare alle mamme quando i piccoli presentano i sintomi tipici di una congiuntivite?

I colliri omeopatici possono dare un rapido sollievo per il trattamento dell’irritazione e del prurito nei bambini. Consiglio in particolare la somministrazione di Euphralia, indicato nei casi di congiuntivite irritativa e allergica. Questo collirio omeopatico è composto da due sostanze attive tradizionalmente utilizzate dalla farmacologia omeopatica nel trattamento dei più frequenti disturbi dell’occhio: Euphrasia officinalis, medicinale utile quando si manifesta una secrezione lacrimale chiara e abbondante con irritazione e arrossamento della congiuntiva, e Chamomilla vulgaris, medicinale utile in caso di palpebre agglutinate con difficoltà ad aprire gli occhi al mattino, accompagnata da secchezza e bruciore. Questo medicinale omeopatico presenta alcune caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto per l’uso nei più piccoli: non contiene infatti conservanti e viscosizzanti (responsabili in certi casi di disturbi a livello locale associati a fenomeni di annebbiamento visivo temporaneo), vasocostrittori ed EDTA (potenzialmente tossico per l’epitelio della superficie oculare), per questo può essere utilizzato con tranquillità da ogni paziente.

Qual è la posologia che raccomanda per la somministrazione dei colliri omeopatici? Ci sono accorgimenti particolari da seguire?

Per quanto riguarda il collirio omeopatico Euphralia consiglio per i piccoli pazienti l’instillazione nell’occhio di 3-4 gocce per 4 volte al giorno, ripetendo l’applicazione al bisogno anche più volte in una giornata. Questo medicinale omeopatico è confezionato in pratiche monodosi che ne garantiscono la sterilità a ogni singola somministrazione. È importante non appoggiare mai il beccuccio del flaconcino alla superficie oculare per limitare il rischio di ulteriori irritazioni. Un altro accorgimento molto importante è di non conservare mai il contenuto di un flaconcino monodose una volta aperto, dato che il prodotto in questo modo non risulta più sterile.

Per il trattamento della congiuntivite possono essere utili altri tipi di farmaci?

Sì, un valido aiuto è rappresentato anche da alcuni medicinali omeopatici a nome comune, da assumere per via orale: Apis mellifica alla 15 CH quando il dolore è forte e pungente, accompagnato da gonfiore ed edema a livello delle palpebre (5 granuli per 3 volte al giorno per un periodo di 20-30 giorni); Aconitum napellus alla 9 CH quando la congiuntivite si manifesta all’improvviso e i sintomi tendono a peggiorare per l’esposizione al vento (5 granuli per 3 volte al giorno per un periodo di 20-30 giorni). Questi medicinali vanno assunti sciogliendoli lentamente in bocca, preferibilmente sotto la lingua.

Qualche accorgimento pratico

  • Procedere a un’accurata pulizia dell’occhio del bambino con garze imbevute monouso
  • Fare impacchi decongestionanti a base di Camomilla, Fiordaliso ed Euphrasia
  • Prediligere un’alimentazione ricca di vitamine A (uova, carote, pomodori), C (agrumi, peperoni, kiwi) ed E (olio di germe di grano, burro e frutta secca), utili per una corretta idratazione dell’occhio

 

congiuntivite e omeopatia