Il Consultorio Familiare, pubblico o privato, è un servizio gratuito o a bassissimo costo (si parla di un contributo minimo nei casi in cui alcuni progetti debbano autofinanziarsi rispetto al budget previsto dal S.S.N.) che si rivolge all’utenza in base ad un criterio di appartenenza territoriale (generalmente di quartiere o di zona).

Rappresenta il primo vero modello di intervento multidisciplinare che si fonda su un lavoro di equipe di professionisti con diverse specializzazioni.
La Legge Regionale prevede che ogni Consultorio Familiare disponga di un gruppo di lavoro comprendente almeno uno psicologo, un sociologo, un ostetrica, un ginecologo, un pediatra, un assistente sociale, un assistente sanitario.

I tagli al personale legati alla crisi generale odierna hanno fatto sì che queste figure non fossero ovunque presenti, ma la loro presenza e la loro varietà sono fondamentali per un lavoro che si fonda su un modello di salute concepita su aspetti psico-sociali.

I consultori si adeguano ai cambiamenti socio-culturali attraverso il modello di intervento che dovrebbe essere basato su un concetto di salute inteso non in senso strettamente medico (come assenza di malattia) ma sociale, che intende la salute come stato di benessere (fisico, psicologico, sociale).

Per questo gli interventi del personale che lavora in consultorio mirano a ricostituire o a costruire queste condizioni attraverso un servizio di consulenza, informazione e prevenzione.

Uno degli obiettivi dei professionisti che vi lavorano è di promuovere competenza e consapevolezza attraverso un lavoro che si centra sulla relazione professionista-utente.

Il servizio di assistenza alla famiglia ha diversi scopi.
In caso di gravidanza, in particolare, il servizio offre assistenza psicologica e sociale, controlli medici, sostegno psico-sociale alla coppia e alla famiglia.

Offre dei controlli medici gratuiti per il monitoraggio alla donna in gravidanza (visite ginecologiche e ecografiche, esami clinici e di laboratorio) e al bambino, e si occupano di formare ed informare su parto e allattamento (corsi di preparazione al parto e all’allattamento, sostegno alla coppia attraverso colloqui individuali e/o di gruppo).

Se sei incinta, o pensi di voler programmare una gravidanza, o cerchi il modo di evitarla, o vuoi interromperla, tutti questi sono casi in cui puoi cercare la struttura territoriale di tua appartenenza e rivolgerti al consultorio familiare di zona.

Lì troverai diverse figure professionali che “prenderanno in carico” la tua richiesta attraverso diverse competenze e diversi aspetti, non sono medici, ma anche psicologici e sociali. Il modello di intervento non dovrebbe essere paternalistico-assistenziale, ma relazionale e basato sulla compartecipazione.

dott.ssa Marcella Agnone – Psicologa Psicoterapeuta

foto: http://www.centropromozionefamiglia.it/