La sigla SUID, acronimo dall’inglese “Sudden and Unexpected Infant Death” indica la sindrome della morte in culla. Un evento terribile, inaspettato, sconvolgente e drammatico. Ma che proprio per questo non può essere ignorato. Ecco perché è importante informare.

Le campagne di prevenzione condotte negli ultimi 20 anni da associazioni come la SUID ITALIA hanno contribuito a ridurre l’incidenza del fenomeno di circa il 50% in molti paesi industrializzati.

Come avviene la morte in culla

La morte in culla colpisce i bambini tra un mese e un anno di età.

Ancor oggi, nonostante i numerosi studi, non si conosce con certezza perché un bambino apparentemente sano muore durante il sonno.  E questo è uno dei motivi fondamentali che spinge i genitori, in particolare quelli che hanno perso un figlio a causa di questa sindrome a sostenere e stimolare la ricerca scientifica.

Tra le ipotesi più avvalorate c’è quella che ipotizza che la causa della morte in culla potrebbe risiedere in un comportamento ancora inadeguato del sistema nervoso autonomo che in particolari situazioni ambientali e in soggetti predisposti impedirebbe la corretta regolazione della funzionalità cardiorespiratoria.

Le raccomandazioni

Gli studi condotti in questi anni in ambito internazionale hanno permesso di identificare delle facili norme comportamentali grazie alle quali il rischio della morte in culla può essere drasticamente ridotto.

Vediamole insieme.

Morte in culla

Posizionare il bambino sempre in posizione supina

Il neonato deve dormire a pancia in sù. Non di lato.

La posizione corretta per la nanna, anche in presenza di rigurgito o di reflusso gastroesofageo è quella supina. Mai in posizione laterale o prona.

La culla

Il posto più sicuro dove far dormire il bambino è la sua culla.

È bene utilizzare un materasso rigido e lenzuola leggere con angoli ben tesi. Un’alternativa valida è il sacco-nanna delle giuste dimensioni del bambino.
Meglio evitare la  biancheria da letto morbida o ingombrante (trapunte, cuscini, piumoni, paracolpi).

Inoltre mai metterlo a dormire nella sua culla in presenza di giochi o in presenza di corde di qualsiasi genere comprese quelle per il ciuccio.
Le sponde del lettino devono avere le barre distanziate tra loro non più di 6 cm
Dispositivi come seggiolini per auto, passeggini, altalene, ovetti e imbracature non sono idonei a garantire un sonno sicuro.

Non fumare o esporre il bambino al fumo

Il fumo è un fattore spesso presente nelle morti in culla.

Ecco perché è importante non esporre il neonato al fumo una volta nato e soprattutto entrambi i genitori dovrebbero smettere di fumare nel momento in cui decidono di intraprendere una gravidanza o quando ne vengono a conoscenza.

Evitare il surriscaldamento del bambino

La temperatura ideale per far dormire un neonato è di 18-20 gradi.

Il bambino non va coperto troppo. Non va avvolto troppo stretto nelle coperte.

Allattamento al seno

L’allattamento materno almeno sino ai 6 mesi di età del neonato favorisce la riduzione del rischio di morte in culla.