La SIDS, acronimo inglese che sta per Sudden Infant Death Syndrome, sindrome della morte improvvisa del lattante, chiamata comunemente morte in culla, si manifesta con un’incidenza che oscilla tra lo 0.7 e l’1 per mille nei bambini sotto l’anno di età, ed è un fenomeno che non ha ancora trovato una spiegazione scientifica. Il neonato, sano, muore improvvisamente, nel sonno, e anche gli esami post mortem non denotano alcuna anomalia. Il rischio SIDS non può essere prevenuto, ma solo attenuato.

Molti ospedali alla nascita dei bambini danno una serie di indicazioni per ridurre il rischio della morte in culla. Vediamo quali sono:

1. Il bambino deve dormire supino. La posizione supina, che è stata consigliata in Europa e Stati Uniti dal 1992 in avanti, si è rivelata decisiva per ridurre del 50% i casi di SIDS. Quindi è importante che i bambini vengano educati e abituati a dormire a pancia in su fin da quando sono appena nati.

2. E’ preferibile che il piccolo sia allattato al seno. Un bambino allattato al seno è più facile che dorma supino e si alimenti spesso durante la notte: sonno poco profondo e brevi risvegli frequenti rappresentano situazioni in cui il rischio SIDS si riduce.

3. Deve essere messo su un materasso abbastanza rigido, ricoperto da un lenzuolo con gli angoli, senza cuscino o con un cuscino molto basso, dove non sprofondi, ma con la rete inclinata di 30°, in modo che la testa sia rialzata.

4. Oggetti morbidi come peluches, giocattoli, lenzuola non rimboccate devono stare lontani dall’area dove il bambino dorme.

5. Il bambino deve inoltre dormire in una zona limitrofa a quella dei genitori, ma separata (niente co-sleeping nel lettone, per intenderci, meglio il lettino o la culla in prossimità del letto matrimoniale).

6. Non va coperto troppo quando dorme; sono da evitare trapunte e piumoni pesanti; per i più piccoli può essere utile il sacco nanna.

7. La temperatura della stanza deve essere tra 18° C e 20° C e va favorito il ricambio d’aria.

8. Il succhiotto aiuta nella prevenzione, ma non va dato prima che l’allattamento al seno sia ben consolidato, e comunque dopo il primo mese di vita, perché potrebbe altrimenti interferire con esso.

9. Infine, il bambino non deve mai essere esposto a fumo passivo, neanche durante la gravidanza.

Immagine: californiasids.com

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