In Italia la dislessia è ancora poco conosciuta.

Le caratteristiche di questo disturbo rimangono ancora poco conosciute dalle famiglie e dalla scuola.

Non sempre è facile comprendere le difficoltà e le fatiche che riscontrano i bimbi o i ragazzi dislessici; alcune volte possono erroneamente considerati svogliati (si stancano presto, si distraggono, commettono errori) e la loro intelligenza spesso accentuata può generare valutazioni del tipo “è intelligente ma non si applica”, compromettendo il raggiungimento del successo scolastico.

Diffusione

Anche se come rivelano recenti ricerche, i disturbi dell’apprendimento colpiscono circa il 3-4% degli alunni italiani.

In una classe composta da circa 25 studenti, è probabile trovare un bambino o un ragazzo che manifesti una certa difficoltà negli ambiti della lettura, del calcolo e della scrittura.

Che cos’è la dislessia?

I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) dipendono dalle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura (dislessia), scrittura (disgrafia, disortografia) e calcolo (discalculia).

Non sono causati né da un deficit cognitivo né da problemi ambientali o psicologici o da deficit di natura sensoriale.

L’Associazione Italiana Dislessia (AID) definisce la dislessia:

un disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella decodifica del testo.

Diagnosi

È noto che l’individuazione tempestiva dei disturbi di linguaggio, preferibilmente entro i 3 anni di vita, consente di impostare interventi in grado di far evolvere positivamente le competenze linguistiche del bambino.

Indicatori precoci di rischio di DSA nella scuola dell’infanzia

Difficoltà comunicative linguistiche:

  • scarsa conoscenza delle parole e dei significati;
  • difficoltà con filastrocche e frasi in rima;
  • scarsa capacità di costruzione della frase;
  • problemi di memoria nell’apprendere le parole.

Difficoltà motorio-prassiche:

  • scarsa capacità di disegno, sia nella rappresentazione che nella riproduzione di figure geometriche;
  • scarsa manualità sia fine che globale.

Difficoltà uditive e visuo-spaziali:

  • difficoltà nel ripetere e individuare toni, suoni, sillabe e parole simili;
  • scarsa capacità di organizzazione in giochi di manipolazione e labirinti;
  • difficoltà nel ritagliare o nel costruire.

dislessia

Il programma della Settimana Nazionale

In occasione della terza edizione della Settimana Nazionale della Dislessia, in programma dall’1 al 7 ottobre con il tema “cooperare per imparare a valorizzare il potenziale di ciascuno, al di là delle difficoltà”, il Centro Studi Erickson e AID (Associazione Italiana Dislessia) lanciano la campagna “Lo sai che…?” con lo scopo di sensibilizzare e approfondire la conoscenza sulla dislessia e sugli altri disturbi specifici dell’apprendimento.

Sui portali di Erickson e AID Lo sai che…?” ci fa scoprire come la dislessia ha cambiato, a volte in positivo, l’esistenza di personaggi famosi e molto diversi tra loro (da Mika ad Agatha Christie, da Albert Einstein a Jennifer Aniston, da Carlo Magno a John Lennon).