Esiste un sito in lingua inglese dove potete caricare immagini di oggetti (o anche di persone) danneggiati dai vostri figli: si chiama, in maniera un po’ meno elegante, ma più significativa rispetto alla mia traduzione italiana nel titolo, shitmykidsruined, e sarebbe, secondo l’ideatrice, Julie Haas Brophy, una mamma blogger americana, il “più efficace metodo anticoncezionale visivo sul mercato attuale“.

I bambini non rovinano solo divani o televisori, ma magari anche il matrimonio, o i sogni, o chissà cos’altro…

Julie aveva pubblicato su Facebook – per sfogarsi –  l’immagine del tappeto di casa, imbrattato di vernice nera dai suoi due figli. Le decine di messaggi rincuoranti che ha ricevuto l’hanno spinta a creare il blog, continuamente aggiornato, le cui pagine sono state viste, in 3 mesi, più di 5 milioni di volte.

Una simpaticissima mamma ha caricato una foto di se stessa con una tovaglia annodata in vita come se fosse un pareo, e l’ha commentata ironicamente, scrivendo che suo figlio le ha rovinato la dignità, perché così (s)vestita è dovuta tornare a casa dopo avere aperto un pannolino esplosivo del bambino. Un’altra ha pubblicato una foto di sè, insieme al marito e al figlio, mentre dormono placidamente nel letto matrimoniale: il bambino le ha rovinato la vita sessuale! Un’altra ancora ha fotografato una decina di flaconi di medicinali, e ha scritto che ciò che ha avuto la peggio, dopo la nascita del figlio, è stata la sua salute mentale.

Vi rimando al sito per visualizzare le decine di oggetti o parti del corpo rovinate dai bambini. Se anche i vostri figli ne combinano una grossa, fate una foto e aggiungetela alle altre: come dice Julie, è terapeutico. Mal comune, mezzo gaudio, potremmo aggiungere noi.