Forse li conoscerete già per averli visti in tv assieme ai vostri bimbi su Nickelodeon: Dora L’Esploratrice e Diego, protagonista della serie Vai Diego!, sono due cugini attivi, vivaci, curiosi, che in ogni nuovo episodio portano i piccoli telespettatori alla scoperta di qualcosa o alla ricerca di qualcuno, insegnando loro ad affrontare i problemi un passo alla volta ed aiutandoli a conoscere meglio il mondo animale con Diego. E soprattutto, i due si divertono ad usare ogni tanto delle semplici parole o espressioni in inglese, coinvolgendo anche i bambini che li guardano con delle semplici domande o invitandoli al movimento fisico. Da poco sono disponibili in Dvd, distribuiti da Universal, Dora L’Esploratrice – Dora salva il Regno dei Cristalli ed anche Vai Diego – Diego salva il mondo e Vai Diego – Il grande soccorso dei dinosauri e per l’occasione abbiamo scelto di intervistare Nikki Taylor della scuola di inglese per bambini Jazzitup Kids per capire come l’apprendimento di una seconda lingua in tenera età possa aiutare i bambini a sviluppare determinate capacità cognitive e quali sono i metodi più adatti per avvicinarli, divertendosi, alla fantastica avventura della scoperta dell’inglese.

1) Sappiamo che la cosa migliore è iniziare a studiare una lingua straniera sin da piccoli, ma alcuni genitori pensano che l’insegnamento di una lingua straniera in tenera età possa essere un peso troppo grande per il bambino. E’ vero o i bambini non sono soggetti a questo tipo di stress?

Oggigiorno parlando di bambini, si tende a sostituire il concetto dello ‘studiare’ con ‘essere esposti e apprendere”, e allo stesso modo sostituire ‘una lingua straniera’ con  ‘una seconda lingua’. Questo proprio perché il mondo diventa sempre più cosmopolita e interculturale ed uno dei più grandi vantaggi per i giovani del futuro è quello di poter comunicare in più lingue. L’utilizzo di questi termini e il metodo giusto rispetto all’età del bambino favoriscono un percorso privo di stress e senso di ‘estraneità’.
I bambini piccoli sono immersi in un loro mondo di gioco e di fantasia, fase molto importante dal punto di vista dello sviluppo. Il cervello dei bambini è naturalmente programmato per ascoltare senza una selezione o una censura auditiva quindi ascoltano e assorbono struttura e grammatiche e i suoni che li circondano, sin dai primi giorni, imparando pian piano a ripeterli ed archiviarli. Non importa se questi suoni appartengono a diverse lingue perché con il tempo i bambini imparano a dividere i suoni e gestirli a seconda della lingua di appartenenza.
Non è uno stress per il bambino purché tutto questo avvenga in maniera subliminale e naturale senza forzature. E proprio in virtù di questo processo spontaneo, più il metodo che si utilizza per fare apprendere la seconda lingua è in grado di assecondare le inclinazioni naturali di gioco e di fantasia del bambino, più è efficace.

2) Sia a scuola che altrove, quali sono i metodi di insegnamento più efficaci per i più piccoli (ad esempio, il metodo di Jazzitup)?

Appunto tutto quello che stimola la fantasia del bambino e lo coinvolge in maniera spontanea senza forzature. Possono essere giochi, canzoni, il movimento, il ripetere. Sostanzialmente il bambino deve essere talmente coinvolto in ciò che fa che ‘dimentica’ che ciò avviene in un’altra lingua diversa dalla sua lingua primaria.
Userà tutti i suoi sensi per decifrare i significati delle parole, ancora di più laddove è coinvolto direttamente e ha voglia di interagire cosa che farà se non si pretende un risultato specifico.
Jazzit Up Kids infatti, è un metodo innovativo per fare apprendere la lingua inglese come seconda lingua, e si basa proprio su questo principio di  apprendimento ‘inclusivo e indiretto’. L’ispirazione fondamentale di Jazzit Up Kids viene da Chickenshed, la rinomata compagnia di teatro inglese che fa del teatro e la recitazione una missione per accogliere bambini di diverse estrazione sociale, e abilità, facendoli giocare e recitare insieme come gruppo per superare incertezze, timidezze e paure. Questo principio è stato assimilato da Jazzit Up Kids per facilitare l’apprendimento della lingua inglese. Viene usata una combinazione di 5 elementi chiave per immergere il bambino in un mondo di fantasia e coinvolgimento interattivo totalmente in inglese: il canto, il movimento, il gioco creativo, la creatività manuale e la recitazione.
Il protagonista di questo mondo di fantasia è Jazzy the Juggler (Jazzy il Giocoliere) e in tutti i racconti e giochi anche lui, come i bambini, non ha ancora familiarità con la lingua inglese ed ha bisogno di incoraggiamento per esprimersi. Jazzy impara insieme ai bambini che empatizzano con lui. E’ birichino e simpatico e i suoi fallimenti e successi rispecchiano quelli dei bambini in maniera che nessuno si senta escluso ed il tutto avvenga in un’atmosfera allegra e spensierata.

3) Oltre alle lezioni a scuola o corsi specifici, ci sono attività o giochi quotidiani (visione dvd in inglese, canzoni per bambini in inglese…) che possiamo fare con i bambini anche a casa o nel tempo libero, per aiutarli ad avere famigliarità con la lingua straniera?
Tutto è utile perché l’importante è l’esposizione ripetuta. Le mamme sono abilissime ad inventare storielle e giochi per accompagnare le azioni ripetute giorno per giorno e farle diventare rituali divertenti e coinvolgenti…il passo può essere di svolgerli in inglese. Sono perfette le canzoncine, le poesie da memorizzare. Anche la visione di dvd in inglese di film o cartoni animati specifici è una soluzione ottimale perché permette al bambino di affezionarsi ad un personaggio e seguire le sue avventure e sentire ripetere molto spesso le stesse parole, frasi ed espressioni al punto di incamerarli senza rendersene conto. Scegliere una sequenza dall’episodio preferito di Diego e Dora e recitarlo insieme può essere un’attività divertente. Le mamme possono giocare a ‘scegliamo i vestiti’, ‘laviamo le parti del corpo’, ‘cosa c’è in frigo’, ‘facciamo la spesa’ per gli oggetti, e delle canzoncine di azione per i verbi. Di nuovo l’importante è che queste attività vengano svolti senza pressione e che siano momenti ‘speciali’ annunciati in cui si gioca in inglese, separati dagli altri momenti della giornata.

4) I bambini che imparano l’inglese, dunque una seconda lingua, diversa da quella madre, possono risultare avvantaggiati rispetto agli altri bambini per quanto riguarda capacità cognitive, vivacità intellettuale ecc?
Le ricerche dicono che i bambini esposti ad una seconda lingua fin da piccoli non solo hanno meno difficoltà ad apprendere la lingua in questione ma anche altre lingue future.
Sviluppano anche una migliore capacità nella pronuncia per l’effetto dell’esposizione a diversi suoni vocali in tenera età.
L’impegno del cervello nell’azione subliminale di analisi, riscontro, differenziazione, archiviazione, ritrovamento, rielaborazione delle parole a seconda delle diverse lingue di origine è universalmente riconosciuto come una specie di ‘ginnastica celebrale’, dalla quale il bambino non ha che da trarre vantaggi intellettivi.