Questa settimana ho partecipato ad una riunione scolastica che ha avuto come ordine del giorno “la settimana natura”.  E’ questa un’iniziativa didattica promossa dalla scuola, per portare la classe in una località di mare o montagna, presso una struttura qualificata con educatori altrettanto qualificati. Durante tale riunione qualche genitore ha manifestato forti dubbi sulla partecipazione dei propri figli a tale iniziativa… in nome della scarsa fiducia che nutrono verso gli stessi e non tanto verso le capacità degli insegnanti di gestire in autonomia la classe senza supporto dei genitori.

A questi genitori mi piacerebbe dire, cogliendo così l’occasione per passare il messaggio anche a coloro che si troveranno in futuro di fronte a questa possibilità, che la settimana natura è forse proprio l’occasione giusta per dare fiducia ai propri figli, perché bisogna uscire dall’ottica secondo la quale i nostri figli assumono fuori dall’ambiente domestico lo stesso atteggiamento che hanno a casa, o che sentano verso i loro insegnanti il medesimo senso di autorità che manifestano con noi.

Fuori di casa e senza la presenza dei genitori sono molti più incentivati a responsabilizzarsi, l’essere lontani dal nostro “controllo” li fa sentire più grandi, li mette nelle condizione di fare affidamento su loro stessi, e questo loro successo fa crescere la stima in se stessi e nella loro autonomia.

Staccarsi dalla famiglia è un passaggio d’obbligo, auspicabile e naturale. Mio figlio l’ha “vissuto” alla materna, già a 5 anni ha avuto la possibilità di stare fuori a dormire con i suoi amici dell’asilo per una gita di qualche giorno in un agriturismo. E’ partito – senza essere forzato – forse un po’ titubante, ha messo nel suo trolley il pupazzo col quale dormiva di notte, è tornato con un sorriso che gli illuminava il volto.

Non è allora che forse la nostra titubanza è più dettata da motivi d’ansia che noi non sappiamo gestire più che da un reale e motivato dubbio circa l’affidabilità dei nostri bambini?