Il seno è una delle parti del corpo di una donna che si trasforma in maniera evidente durante una gravidanza. Un’esplosione di femminilità che si manifesta sin dai primi mesi della gestazione. Le ghiandole mammarie si ingrossano, i capezzoli assumono una colorazione più scura ed entrambi diventano più turgidi e sensibili. La donna si prepara a dare la vita e a nutrirla.

La sensazione di pesantezza, dovuta all’aumento del volume del seno può essere alleviata con docciature e il sostegno con reggiseni morbidi e senza ferretto. Inoltre, per evitare che si formino, le smagliature (striature rossastre causate dalla lacerazione delle fibre elastiche della pelle) la pelle va idratata e nutrita con oli vegetali, come ad esempio l’olio di mandorle dolci.

 

 

Per preparare i capezzoli all’allattamento è bene massaggiarli delicatamente con un olio naturale. Per stimolare la fuoriuscita dei capezzoli piatti si possono effettuare quotidianamente, due semplici esercizi:

  • afferrare il capezzolo con pollice e indice: farlo ruotare prima in senso orario e poi antiorario
  • posizionare i pollici ai bordi dell’areola e muoverli in senso prima orizzontale, poi verticale.

 

Inoltre, nell’ultimo trimestre della gravidanza, chi ha i capezzoli introversi può usare sotto il reggiseno delle coppette di plastica che esercitano una dolce pressione sull’areola del capezzolo e lo forzano ad uscire. Le coppette sono di plastica e vengono vendute in farmacia. Lo stesso risultato può essere ottenuto posizionando sopra i capezzoli metà guscio di noce. Un metodo antico, naturale che mantiene il capezzolo areato e favorisce la sua fuoriuscita.

Ricordate comunque che le ragadi non sono causate da problemi dovuti alla forma dei capezzoli ma da come viene attaccato il bambino al seno..ma di questo parleremo opportunamente in un’altro post….