Nessuna di noi è Angelina Jolie o Nicole Kidman, che possono realizzare la propria maternità senza molte rinunce, grazie a tate onnipresenti. Ogni volta che leggiamo di loro sulle riviste patinate, abbiamo infatti sempre l’impressione che il loro essere mamme e mogli sia più facile rispetto al nostro.

Sia del tutto vero o meno, quello che non bisogna mai mettere in secondo piano nella nostra lista di priorità è lasciare aperti degli spazi esclusivi al nostro rapporto di coppia (ci siano tate o baby-sitter al seguito o no).

Sappiamo tutte benissimo che tale rapporto non si alimenta da sé ma bisogna investirci passione, tempo ed energie. Spesso però arriviamo a sera che ci sembra – no, non sembra, è vero! – di avere raschiato il fondo di ogni nostra disponibilità; troviamo ancora qualche riserva, appunto, per i figli.

E’ anche vero che, soprattutto nei primi anni di vita dei bambini, i litigi più ricorrenti tra coniugi riguardano loro, ma anche gran parte del nostro dialogare di coppia ruota intorno a loro. Così ci sentiamo solo mamme... non dico che questo non sia gratificante, ma penso che con ogni probabilità possiamo offrire a nostro figlio un ambiente, un’atmosfera equilibrata e armonica solo a patto che questa comprenda un’appagante vita di coppia, un reciproco dare e ricevere che costituisce alimento emotivo per nostro figlio.

Una buona idea che può attuare con facilità anche chi fra noi non può appunto contare su baby-sitter o nonne che si prestino a tenere i bambini per un’uscita romantica, è cominciare a metterli a letto alle nove (indicativamente!!!); se l’ora del silenzio scatta alle 11 che cosa mai riusciremo a dire a nostro marito più di una semplice: “buona notte”?