Confessatelo, avete anche voi il figlio prediletto? Una ricerca dell’Università della California ha dimostrato che almeno il 70% dei papà e il 60% delle mamme riconoscono di avere una predilezione per un figlio, che solitamente è il primo. Generalmente è il primogenito il più amato, perché garantisce il futuro della specie: secondo uno studio norvegese i figli maggiori hanno un quoziente d’intelligenza superiore di tre punti, e in base a un altro studio sono spesso i più alti e i più forti. Il secondogenito sarebbe più o meno inconsciamente percepito come un’assicurazione, nel caso
vada male con il primo.
Esiste tuttavia in natura anche un comportamento diverso, in base al quale alcuni genitori sono spinti a proteggere e difendere il figlio più piccolo, più debole, più indifeso.
In ogni caso, che sia il maggiore o il minore, il più forte o il più debole, il figlio prediletto esiste. E l’altro (o gli altri), che i genitori lo lascino intendere o meno, lo sa, e facilmente soffrirà della cosiddetta lfs, less favored status: una sindrome che provoca ansia, disistima e depressione. Una sindrome che tuttavia presenta anche il rovescio della medaglia: chi è sfavorito infatti si abitua fin da piccolo a lottare per imporsi e farsi strada, mentre il favorito crederà che il mondo sia fatto a immagine della sua famiglia e solo in seguito scoprirà che non tutti sono pronti a riverirlo, come in famiglia.
Voi riconoscete questo schema nella vostra famiglia? Siete stati figli favoriti o sfavoriti? E come vi comportate ora con i vostri bambini?