Capita spesso che il neonato non faccia la cacca.

Quasi tutti i bambini di poche settimane, infatti, sia che siano allattati al seno che al biberon, hanno ogni tanto delle difficoltà nell’evacuazione.

E tutti i genitori (o quasi) si allarmano.

Quando preoccuparsi

Appena nati i bimbi si scaricano facilmente, spesso dopo ogni poppata.

Poi può capitare che smettano di essere così regolari. Alcune volte possono passare anche giorni tra una scarica e l’altra. Ciò non significa che siano stitici, ma che  in questo caso come in molti altri il loro corpo deve ancora imparare a “funzionare”.

Se il neonato non fa la cacca da uno o due giorni non è il caso di allarmarsi.

Non c’è nessun rischio e si può anche non fare nulla, ma aspettare che prima o poi il bambino riesca e fare la pupù.

Se il bambino si sforza e spinge, spesso lamentandosi e innervosendosi non c’è da preoccuparsi perché sta imparando a spingere e lo fa con tutto il corpo.

Un neonato, quindi, può evacuare dopo ogni poppata  così come ogni 4 – 5 giorni e tutto rientra nella normalità.

L’alimentazione della mamma che allatta non c’entra niente con questa apparente stitichezza del neonato e non serve nemmeno cambiare latte, se il bambino è allattato al biberon.

Come stimolare la cacca nel neonato

Questa piccola “disfunzione” dipende semplicemente dall’incapacità del bambino di coordinare l’azione dei muscoli addominali, che tendono a spingere le feci all’esterno, con la dilatazione dello “sfintere” anale che dovrebbe aprire il “passaggio”.

Dilatandolo delicatamente mentre il bambino si sforza per fare la cacca, ecco che le feci fuoriescono senza problemi.

Qualche volta, se proprio si ha l’impressione che la cacca stia per uscire ma il bambino non ce la fa ad espellerla, si può ricorrere ad una stimolazione con un sondino o uno strumento simile (supposta, microclisma ecc.).

Se il problema o il disturbo persiste oltre i quattro giorni si consiglia di consultare il vostro pediatra.

Cacca del neonato: come deve essere

Le feci del bambino nei primissimi giorni di vita sono consistenti e di colore nero verdastro (chiamate meconio).

Se il neonato viene allattato al seno la cacca si presenta gialla o giallastra.

Se rimangono a lungo nel pannolino di solito sono ricoperte da una patina verde.

Sono in generale, di consistenza molle, con un odore acido.

Se il bambino viene allattato artificialmente le feci sono più compatte.

Il colore è giallo chiaro tendente al grigiastro o anche al marrone-verde.

Se dall’allattamento al seno si passa al biberon, le feci diventano più scure e pastose.

Un genitore si deve preoccupare quando nota evidenti e marcati segni di cambiamento nelle feci.

  1. Un primo segnale di allarme può essere la consistenza, molto liquida o al contrario particolarmente dura.
  2. Altro parametro da considerare è il colore insolito, sia che si tratti di feci molto chiare o color caffè.
  3. Ed infine se vi è presenza di sangue.

In tutti questi tre casi è meglio avvisare il pediatra. Sarà lui a consigliarvi cosa fare.

Frequenza 

Il numero delle evacuazioni è estremamente soggettivo e variabile. Quindi non c’è da preoccuparsi sulla quantità di volte in cui il neonato fa la cacca. Una condizione particolarmente frequente, quanto piuttosto della loro assenza.

Ci sono bambini che si scaricano dopo ogni poppata. Altri a intervalli di 2-3 giorni, specie se allattati al seno. Entrambe le situazioni sono del tutto normali.

Spesso i bambini si “innervosiscono” al momento della scarica e piangono.

Rimedi per la stitichezza nel neonato

Se è tanto tempo che il bimbo non evacua, se è noioso e agitato e si lamenta, se il momento della pupù diventa un incubo,  possiamo cercare di alleviare il tutto con qualche accorgimento.

Meglio non utilizzare sondini e perette perché non aiutano il bebè a imparare a spingere.

Per saperne di più a riguardo, provate anche a dare un’occhiata all’interessante post di Periodo fertile