Il rifiuto nei bambini. Come gestire capricci e opposizioni.

Come gestire il rifiuto nei bambini? Come passare dall’opposizione alla collaborazione, mettendo fine a un capriccio? Quando si entra nel secondo anno di vita capita spesso che i bimbi si rifiutino di fare ciò che viene chiesto loro e che spesso l’opposizione di trasformi in pianti e capricci. Perdere la pazienza in questo caso è facile e non sempre si riesce a gestire la situazione come si desidera. Il rischio è quello di impuntarsi e di peggiorare il tutto.

Oggi grazie al nostro appuntamento con il volume “Le prime relazioni del bambino” di Cortina Editore vediamo come affrontare il rifiuto nei bambini, trasformando l’opposizione in collaborazione.

Anche questa volta vi lasciamo un brano da leggere, un pdf con lo stralcio del capitolo e la gallery fotografica, invitandovi a scoprire meglio questo utilissimo manuale.

Il rifiuto nei bambini: testo, pdf e gallery

Trasformare l’opposizione

TRASFORMARE L’OPPOSIZIONE IN COLLABORAZIONE

È sorprendente come, persino quando il bambino si ritrova a dover fare qualcosa che preferirebbe non fare, il calore e la flessibilità del genitore, uniti all’umorismo, possono essere d’aiuto per ribaltare una situazione difficile e fare leva sulla naturale inclinazione del bambino a collaborare. Questo risultato è assolutamente in linea con gli studi sui bambini più grandi, che dimostrano come in presenza di un comportamento affettuoso e sensibile dei genitori, i quali evitano di impiegare metodi di controllo coercitivi e basati sulla forza, aumentino di gran lunga le probabilità che il bambino abbia un atteggiamento costruttivo e collaborativo. Man mano che il bambino impara a comprendere il linguaggio, il genitore riesce sempre di più ad aiutarlo a regolare il proprio comportamento e le proprie emozioni attraverso il dialogo, in particolare spiegando perché certi comportamenti siano desiderabili e altri inaccettabili e parlando delle emozioni che si provano in situazioni difficili.