L’estate è la stagione più amata dai bambini di ogni fascia d’età, che possono finalmente godere delle lunghe giornate, trascorrendo piacevoli ore all’aperto. Il caldo, però, purtroppo, tende a favorire le infezioni della pelle. Perché?
Perché il caldo favorisce le infezioni della pelle?
Il caldo rappresenta una condizione che favorisce diverse infezioni della pelle, perché?
- Innanzitutto perché agevola la crescita di numerosi microrganismi;
- In seconda istanza perché l’aumento della sudorazione concorre a creare un microambiente ideale alla proliferazione dei funghi, in particolare nelle pieghe ascellari e inguinali dei bambini più cicciottelli;
- In terzo luogo perché è più facile il contatto della superficie corporea con aree “contaminate”.
Infezioni primarie e infezioni secondarie
Prima di affrontare nel dettaglio le principali insidie per la pelle è bene però ricordare che non sempre le infezioni sono primarie, cioè si manifestano su una cute in precedenza sana: molte volte esse si impiantano su lesioni già esistenti (sono, cioè, secondarie, come si dice nel gergo medico), a seguito per esempio del grattamento o di una semplice auto inoculazione di microrganismi, spesso presenti sotto la lamina ungueale. Due esempi classici al riguardo sono la morsicatura di insetto che da luogo a prurito e rischia di diventare punto di partenza di un’infezione, e una verruca, che può disseminarsi in zone anche lontane da quella di origine, sempre a seguito di microabrasioni procurate con le unghie.
Le principali infezioni della pelle
Impetigine
L’impetigine è un’infezione frequente che interessa nei due terzi dei casi i bambini.
Come si trasmette?
Essa è spesso legata alla vita di comunità: si trasmette attraverso il contatto fisico e l’utilizzo degli stessi oggetti e deve essere sempre curata.
Come si manifesta?
Si manifesta sotto forma di vescicole nello strato più superficiale dell’epidermide il cui contenuto tende a rapprendersi dando luogo alla formazione di croste giallastre.
Quale parte del corpo è più colpita?
Stafilococchi e streptococchi sono i microrganismi più spesso in causa, e il volto, in particolare nella zona attorno al naso, è la sede in genere più colpita, essendo ampiamente presenti gli stafilococchi nelle fosse nasali.
Tuttavia qualsiasi parte del corpo può diventare sede di impetigine, che si può diffondere rapidamente destando non poca preoccupazione nei genitori.
Quando si presenta?
L’impetigine è legata alla stagionalità: circa i due terzi dei casi si verificano infatti tra maggio e settembre e sul versante emotivo diventa una patologia che “può guastare la vacanza”. Va inoltre ricordato che in corrispondenza delle croste la pelle perde l’abbronzatura, cosicchè al rientro delle vacanze è facile riconoscere il bambino che è stato affetto da impetigine.
Come si cura?
La cura si avvale di un antibiotico topico nelle forme più localizzate (per esempio gentamicina, mupirocina o la più recente retapamulina), mentre per quelle estese diventa necessaria l’associazione di un antibiotico per via orale.
Micosi
Sono due gli aspetti per così dire curiosi delle infezioni da funghi (micosi): da un lato, specie all’esordio, esse tendono a sfuggire all’attenzione dei genitori; dall’altro, quando vengono diagnosticate, generano notevole ansia e stimolano soprattutto la classica domanda “dove l’ha presa?”, come se la conoscenza del luogo e del momento del contagio possa in qualche modo essere un supporto utile alla cura.
Due sono in particolare le micosi da segnalare: la candidosi e le tigne.
Candidosi
La prima si sviluppa nelle pieghe della pelle, dove l’aumento della sudorazione e lo sfregamento agevolano la proliferazione della Candida albicans, un fungo saprofita, cioè presente sulla cute sana e pronto a impossessarsene in caso di indebolimento delle difese locali o di situazioni propizie.
Tigne
Nell’ambito delle tigne due vanno ricordate: la tinea pedis e la tinea corporis.
Tinea pedis
La tinea pedis si sviluppa in uno spazio interdigitale – di solito il terzo o il quarto – ed è classicamente favorita dall’utilizzo costante di scarpe che ostacolano la traspirazione, come quelle classiche da ginnastica in gomma.
Tinea corporis
La tinea corporis si manifesta con chiazze arrossate e ruvide che tendono a espandersi, diventando al centro più chiare. Può essere contratta dal contatto con animali (cani e gatti, in particolare randagi) oppure con indumenti o asciugamani utilizzati da individui portatori o infetti. Non è raro che, in considerazione della lenta evoluzione, la tigna venga scoperta dopo il rientro in comunità, per esempio a ottobre-novembre.
Verruche
Come si contraggono?
Sono infezioni virali che si contraggono per contatto diretto con una superficie infetta (per esempio piscina, spiaggia) o per lo scambio di indumenti utilizzati da persone già infette.
Come si presentano?
A seconda della sede si manifestano sotto forma di papule (escrescenze apprezzabili al tatto) o, come avviene nella pianta del piede, come punti scuri che in occasione della compressione generata dalla deambulazione scatenano un dolore simile a quello di uno spillo conficcato nella pelle.
Sono contagiose e possono anche diffondersi facilmente in più zone nello stesso individuo, sempre attraverso lo stesso meccanismo dell’autoinoculazione da grattamento.
Come si curano?
La cura può essere tentata in prima istanza a livello domestico, applicando un preparato cheratolitico (cioè a base di principi attivi che corrodono la pelle) oppure spruzzando opportuni spray che determinano la morte delle cellule infettate generando localmente una bassa temperatura.
Le verruche più ostinate o complesse devono essere trattate dal dermatologo, che ricorre in genere all’azoto liquido o al laser.
Irritazioni da contatto o puntura di meduse, tracine e pulci di mare
A parte le zanzare e altri insetti, che possono lasciare un fastidioso segno della propria presenza, val la pena di ricordare che in riva al mare e in acqua ci sono ben altre insidie.
Meduse
Le meduse si possono ritrovare anche sulla spiaggia. Il contatto con i tentacoli, che possono rimanere adesi alla pelle, da luogo a una reazione urticante e in certi casi anche a fenomeni allergici più intensi. Eventuali frammenti di tentacoli possono essere rimossi con l’applicazione di alcol.
Tracine
Le tracine sono pesci che, in attesa di una preda, si nascondono per lo più sotto la sabbia, nelle acque calde e basse, o tra gli scogli, a seconda della specie.
Il contatto occasionale si traduce in una puntura, procurata dalla pinna dorsale, che inietta una modesta quantità di veleno, che da luogo a dolore, più che a reazioni allergiche.
Nelle zone a rischio è opportuno far indossare al bambino opportune scarpe di gomma, evitando che si rotoli o strisci sul fondale.
Pulci di mare
Le pulci di mare (Kiton) sono piccoli crostacei (3-4 centimetri di lunghezza) presenti soprattutto nelle acque molto inquinate. La puntura è più che altro fastidiosa e può lasciare un aculeo conficcato nella pelle, che è bene rimuovere subito con una pinzetta
5 regole per evitare le infiammazioni della pelle
1) Curare scrupolosamente l’igiene.
Innanzitutto, è bene osservare sempre un’igiene scrupolosa. Nei bambini più piccoli una detersione accurata dell’area del pannolino – che deve essere sostituito con maggior frequenza – è la prima buona regola per evitare eritemi e successivo sviluppo di candidosi.
2) Evitare eccessiva sudorazione.
Nei bambini “più in carne” è bene verificare che le pieghe (collo, ascelle, inguini) siano sempre asciutte. L’applicazione di un talco liquido o di una polvere ad azione assorbente può essere una valida strategia preventiva. In generale anche gli indumenti devono essere in cotone, leggeri e cambiati frequentemente.
3) Somministrare un antistaminico in caso di prurito.
In caso di prurito la somministrazione di un antistaminico per bocca è utile a ridurre il grattamento e quindi le probabilità di estensione di un’infezione o dell’impianto di germi. Va ricordato che durante la cura il bambino non deve essere esposto al sole, a causa del rischio di reazioni da fotosensibilizzazione.
4) Informarsi sui possibili rischi
Se ci si reca in una località nuova è sempre buona norma informarsi sui possibili “rischi” per il bambino, rappresentati da insetti e, nelle zone marine, da eventuali pesci, molluschi e crostacei in grado di dare luogo a irritazioni.
5) Portare a termine la terapia
Se si rende necessaria una terapia antibiotica, questa va praticata secondo le indicazioni del pediatra, per l’intero periodo previsto, in modo da evitare la possibile insorgenza di batteri resistenti.