Sta per tornare la malattia più temuta della stagione 2017/2018: l’influenza.
Febbre, raffreddore, mal di testa ….sono diversi i sintomi che caratterizzano l’influenza ma cerchiamo di fare chiarezza. Spesso infatti sotto questa “etichetta” si comprendono anche altre forme infettive che assomigliano alla malattia ma non possono essere considerate veramente influenza.

Le caratteristiche

L’influenza si verifica solo se ci sono contemporaneamente tre condizioni:
  1. febbre elevata (>38°) a insorgenza brusca,
  2. sintomi sistemici come dolori muscolari/articolari,
  3. sintomi respiratori come tosse, naso che cola, congestione/secrezione nasale o mal di gola.

Il virus del 2017/2018

 Come afferma il Prof. Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e Direttore Sanitario IRCCS Galeazzi di Milano

Per la stagione 2017-2018 sono previsti dai 4 ai 5 milioni di casi di influenza oltre agli 8-10 milioni di sindromi provocate da altri virus respiratori: una epidemia, quindi, di media entità. Avremo un solo nuovo virus in circolazione, il H1N1 pdm 09 (A/Michigan/45/2015), una variante similare ai virus dell’anno scorso. 

Tanto dipenderà anche dal meteo: se questo inverno dovesse essere più lungo e freddo sicuramente si avranno molti più pazienti influenzati.

Se, al contrario, l’inverno fosse più mite, saranno invece i virus “cugini” dell’influenza, quelli chiamati virus parainfluenzali, a essere avvantaggiati”.

I 6 luoghi comuni sull’influenza

Influenza

Il contagio

Il virus dell’influenza si trasmette facilmente da un individuo all’altro.

Quando un soggetto influenzato respira, tossisce o parla, emette goccioline di saliva che contengono il virus e che possono essere inalate da altre persone.

Il virus entra così nel nostro organismo diffondendosi lungo la gola e il resto delle vie respiratorie.

Un solo starnuto può contenere circa 40.000 micro goccioline che possono viaggiare ad oltre 300 km/h. Relativamente più lente sono le 3.000 goccioline che scaturiscono da un colpo di tosse, che si muovono a circa 75 km/h.

Anche il contatto con oggetti contaminati dalle goccioline di saliva può facilitare la diffusione dell’influenza.

Come proteggersi

Si possono seguire delle semplici regole quotidiane per proteggersi e proteggere gli altri dal contagio dell’influenza:

  • lavarsi accuratamente e frequentemente le mani;
  • mettere le mani davanti alla bocca e al naso quando si tossisce o si starnutisce;
  • rimanere a riposo quando si è ammalati per combattere meglio i virus ed evitare di contagiare gli altri;
  • avere un’alimentazione ricca di frutta e verdura fresche;
  • vestirsi a “cipolla” per evitare sbalzi di temperatura repentini.

Cura e farmaci

Quando si contrae l’influenza  il consiglio migliore è quello di riposare e di utilizzare i farmaci di automedicazione:

  • antistaminici: contro gocciolamento nasale, starnuti, congiuntivite;
  • vasocostrittori: (contenuti negli spray nasali) contro il naso chiuso;
  • collutori o pastiglie anti congestionanti o antisettici contro il mal di gola;
  • sedativi, fluidificanti e mucolitici contro la tosse;
  • antinfiammatori (antidolorifici e antipiretici) contro dolori e febbre.

Se le cose non migliorano o peggiorano, dopo 4 – 5 giorni è meglio consultare il proprio medico.

Il vaccino  

Il vaccino contro l’influenza è consigliabile per alcuni soggetti a rischio:

  • i malati con patologie respiratorie e cardiache di qualsiasi età.
  • i bambini e gli anziani per particolari complicanze.
Fonte SemplicementeSalute.it