E’ pandemia, si legge da qualche tempo sui giornali. Il virus H1N1 non si ferma, anche se per il momento ha risparmiato l’Italia. Anthony Fauci, direttore dell’Istituto per le malattie infettive (Niaid) dei National Institutes of Health (Nih) degli Stati Uniti, ha affermato che il virus non sta cambiando, e questa è una notizia incoraggiante, ma che è tuttavia imprevedibile. Circola già da una decina d’anni, ma nei maiali si è annidato e riassortito, combinando geni di virus aviari, suini e animali. Ecco perché l’influenza A era stata denominata suina, all’inizio della sua diffusione.

Afferma Fauci che “adesso che il virus è così diffuso in tutto il mondo il contagio avviene tra uomini, non dai maiali all’uomo”. E’ vero però che “nei maiali il virus potrebbe riassortirsi ancora e mutare”, ma in questo momento di alta circolazione del virus “anche l’uomo può diventare un laboratorio in cui il virus può riassortirsi”.

Quello che preoccupa In Italia sono le vacanze: con l’estate infatti più persone andranno all’estero, in luoghi dove la pandemia è già diffusa, e facilmente il virus H1N1 si diffonderà anche da noi. In Gran Bretagna, in particolare, si contano già 29 morti, e 53 persone in terapia intensiva.

I ragazzi italiani in vacanza nei college inglesi vivono segregati. Sono stati registrati dei casi sospetti anche tra gli italiani, che devono essere isolati e tenuti sotto controllo, ma che non possono essere portati in ospedale, per evitare che il virus si diffonda tra persone già debilitate per altre ragioni. I giovani che si trovano attualmente in Gran Bretagna per una vacanza studio dovrebbero evitare luoghi affolati e le piscine; alcuni di loro si lavano in continuazione le mani col sapone antibatterico, alcuni addirittura usano posate personali e non toccano porte né pulsanti dell’ascensore. Il problema è che all’inizio non è possibile distinguere i sintomi di una banale influenza dall’influenza A, quindi tutti i casi di influenza vanno monitorati e spaventano, quando si manifestano.

Il National Childbirth Trust ha suggerito inoltre alle donne inglesi di evitare le gravidanze. Si tratterebbe di inutile allarmismo, secondo i virologi, anche se è vero che due donne sono morte per il virus H1N1 dando alla luce i loro figli. In gravidanza le donne sono più vulnerabili a qualunque forma di influenza. Per la gestante, il rischio sarebbe di appesantimento cardiaco e respiratorio, mentre non sembrano esserci problemi per il feto. Inutile quindi rinviare la gravidanza, anche se va pianificata con attenzione in caso di preesistenti problemi di salute.

Il vaccino sarà pronto ad ottobre, e ogni paese identificherà con quale ordine proporlo alla popolazione. Priorità dovrà avere il personale sanitario, seguito dalla popolazione a rischio, in particolare per patologie croniche. Sarà opportuno che le donne in gravidanza evitino il vaccino nel primo trimestre, in assenza di studi.

Anche per quanto riguarda i farmaci antivirali, non vi sono test su bambini e donne in gravidanza. Il virologo Fabrizio Pregliasco sostiene che in gravidanza i farmaci si possono assumere consultando il medico, solo in caso di “fragilità a causa di altre patologie”, perché “i benefici supererebbero i rischi“.

A voi questa pandemia fa paura?

Immagine: messinanews.com