Come contrastare l’ influenza con l’omeopatia? Ne parliamo con il dott. Dario Vicenzi, medico di famiglia e esperto in omeopatia a Modena

Ci sono 52 settimane nel corso dell’anno solare, 25 di queste sono soggette alla sorveglianza Influnet (ISS) perché considerate stagione influenzale. Ciò vuol dire che per metà dell’anno i virus influenzali sono in circolazione. Questo dato aiuta a capire perché ogni anno sono milioni gli italiani a letto dall’ influenza e quest’inverno le cifre non saranno da meno, anzi, complice il freddo intenso la stagione influenzale è iniziata con anticipo e già oltre 611 mila persone hanno registrato sintomi quali febbre, raffreddore, brividi e nausea.

“Penso che la terapia omeopatica possa essere un valido aiuto sia per agire sui sintomi influenzali, sia per cercare di prevenirne l’arrivo”, afferma il dott. Dario Vicenzi, medico di famiglia ed esperto in omeopatia, e continua, “i medicinali omeopatici, infatti, non presentano in genere effetti secondari e non provocano interazione con altre eventuali terapie farmaceutiche già in corso. Oltretutto grazie alle loro alte diluizioni possono essere assunti anche da bambini, anziani e donne in gravidanza, categorie di persone che per loro natura sono più soggette al contagio influenzale”.

“Se si è già sofferto in passato di influenza può essere una buona idea iniziare ad assumere un il medicinale omeopatico Oscillococcinum, un tubo dose a settimana da settembre ad aprile; in questo modo prepariamo il nostro organismo e riduciamo la possibilità di ammalarci”, spiega il dott. Vicenzi. “Una terapia omeopatica preventiva è una buona idea anche per i bambini in età scolare che trascorrono molto tempo in ambienti chiusi e affollati e per questo sono più soggetti al contagio influenzale”.

Quando un soggetto influenzato parla, respira o tossisce i virus influenzali possono essere inalati da altre persone, per questo essere contagiati è così facile. Passano circa 4 giorni prima che l’influenza esploda in chi è stato contagiato, ma non senza prima fornirci segnali di riconoscimento del suo arrivo come dolori articolari, brividi, malessere.

“Non appena ci si accorge della presenza di questi sintomi è possibile assumere un tubo dose di Oscillococcinum, questo medicinale omeopatico infatti è studiato non solo per la fase preventiva, ma anche per agire sui sintomi influenzali. Si può rinnovare la somministrazione di Oscillococcinum fino a 3 volte al giorno ad intervalli di circa 6 ore. Con febbre, starnuti, mal di gola e dolori diffusi la posologia che indico è 2 dosi al giorno, mattina e sera, per 2 o 3 giorni”, dice il dott Vicenzi. Un accorgimento utile può essere quello di far assumere il farmaco anche ai familiari dell’influenzato per limitare il contagio.

“A questa terapia possono essere associati altri medicinali omeopatici a nome comune, a seconda della specifica sintomatologia di ogni paziente”, spiega Vicenzi, “ad esempio ai pazienti che accusano febbre associata a fastidi gastro-intestinali, prescrivo Arsenicum album 15 CH, una prima dose di globuli alla comparsa della febbre e una seconda, se necessaria, dopo qualche ora. Se la febbre invece arriva improvvisa e alta il farmaco omeopatico più adatto è Belladonna 9 CH, cinque granuli ogni due ore; mentre se la febbre cresce in modo progressivo e non supera i 38 gradi è consigliato Ferrum phosphoricum 9 CH”.

Ci ricorda infine il dott. Vicenzi: “Come ogni inverno tengo a ricordare a tutti che c’è qualche accortezza che può aiutare a evitare il contagio influenzale: per esempio, seguire lavarsi bene e spesso le mani, evitare sbalzi di temperatura bruschi, coprirsi bene e mantenere più che mai un’alimentazione sana, può risparmiarvi lunghi giorni a letto in compagnia dei sintomi influenzali”.