Avete mai fatto caso che la maggior parte delle doglie cominciano di notte?

I racconti dell’esperienza del parto sono accomunati dal sopravvenire dei dolori del parto durante la notte. Un momento della giornata in cui tutto tace. Una parentesi temporale che assicura quella tranquillità e protezione di cui ha bisogno il bambino per nascere.

Le doglie nei mammiferi

I primi dolori sono il campanello d’allarme che il travaglio sta cominciando e che la donna deve iniziare a prepararsi per il parto.

Il fenomeno fisiologico delle doglie non riguarda solo le donne ma tutti i mammiferi. 

L’osservazione del mondo animale ha permesso di scoprire come il dolore sia una sorta di spia anche per questi esseri viventi.

Le doglie  avvisano i mammiferi che il cucciolo sta per venire alla luce e che quindi devono ricercare un posto tranquillo e sicuro per partorire. La notte consente agli animali di nascondersi e preparare un luogo protetto e riservato adatto ad accogliere le nuove vite.

Le ricerche scientifiche hanno scoperto che l’esperienza del parto è governata nelle donne dalla parte di cervello detta arcaico,  la nostra parte animale e istintuale, che condividiamo con gli altri mammiferi.

Il cervello arcaico

Le doglie fanno parte della fase che viene chiamata prodromi del parto.

Si tratta di quelle contrazioni irregolari, che si susseguono senza un intervallo fisso tra loro e senza una durata che possiamo riscontrare come definita. Questa fase è molto importante perché ci avvisa dell’imminenza del parto.

Durante il travaglio il nostro cervello arcaico ci dà le stesse istruzioni che l’istinto suggerisce agli animali.

Inoltre la produzione della prolattina e di altri ormoni coinvolti nel parto avviene prevalentemente di notte.

Tuttavia, non è ancora il momento di correre in ospedale.

In questo momento così come fanno gli animali dobbiamo iniziare a prepararci per il parto.

Il periodo dilatante se non viene fatto nessun intervento per accelerarlo artificialmente, dura in media 6-12 ore per le primipare e 2-8 ore per chi ha già avuto figli.

In genere è al termine delle doglie che si rompe spontaneamente la “borsa delle acque”, ma non necessariamente, infatti la rottura della “borsa delle acque” può precedere anche di diverse ore l’inizio delle doglie, può avvenire quando il travaglio è in corso o anche tardare al punto da dover essere provocata artificialmente.