Si dice spesso che il nutrimento precoce al biberon può disorientare il bambino, distogliendolo dal seno. Ci sono due motivi per questo: il primo è che prendere il latte dal biberon è meno faticoso per il neonato rispetto al poppare il latte dal seno. Nel primo caso, infatti, il latte esce automaticamente, per gravità, dalla tattarella del biberon. Viceversa, per estrarre il latte dal seno, il bambino deve fare un movimento complesso che coinvolge guance, mento, lingua….si tratta di una vera e propria tecnica, che ancorchè istintiva, va imparata e richiede una certa fatica, specie ai neonati più piccoli.

Il secondo motivo è che la posizione della bocca è completamente diversa nel caso della suzione del biberon e dell’attacco al seno. Se il neonato si confonde e applica al seno la modalità (più semplice e meno faticosa) che utilizza per succhiare dal biberon, ne avremo un attacco scorretto che potrebbe risultare doloroso per la mamma e poco soddisfacente per il bambino, poichè l’apporto di latte sarà inferiore.

La scorsa settimana abbiamo visto la modalità di attacco corretto al seno. Ora vorrei confrontarlo con la suzione tipica del biberon, in modo che la differenza sia chiara.

In primo luogo, diversamente dal capezzolo, la tettarella del biberon non penetra profondamente  ma rimane all’incirca nella parte centrale della bocca. Basta una leggera pressione sulla tettarella per fare uscitre il latte, quindi non è necessario l’impegnativo movimento delle guance e della lingua, nè la creazione della “ventosa” per estrarre il latte dal seno.

La bocca non è completamente aperta, con le labbra rivolte all’esterno: in genere è sufficiente che il bimbo apra moderatamente le labbra per inserire la tettarella e cavarne il latte. Il materiale è più duro del capezzolo quindi il bimbo non prova l’istintivo piacere “carnale” che lo induce ad aprire la bocca e accoglire il seno profondamente. La pressione del biberon sul palato e le guance è meno piacevole e la lingua del bambino si ferma spesso sulla punta della tettarella (quindi si posiziona in mezzo alla bocca e non avvolge la tettarella stessa), anche per regolare il flusso del latte che fuoriesce dai buchi.

Per questo è facile capire che se diamo precocemente il biberon al bambino appena nato rischiamo di disorientarlo. Se applica al seno la modalità più semplice che apprende con il biberon (e che con meno sforzo gli garantisce comunque il nutrimento), infatti, il bambino non riuscirà ad estrarre il latte (specie quello profondo e più grasso) e, con la pressione delle labbra sull’aureola (scorretta! l’aireola dovrebbe essere dentro alla bocca) rischierà di provocare alla mamma screpolatura e piccole lesioni che possono diventare dolorose ragadi.

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