Capita talvolta durante l’allattamento che si abbia l’impressione di avere poco latte. Attenzione, perché il fatto che il bambino voglia stare sempre attaccato al seno, oppure la sensazione di avere il seno non più pieno come nelle prime settimane non sono di per sè indicatori del fatto che il latte scarseggia. Se il bambino cresce di almeno mezzo chilo al mese, bagna 5 o 6 pannolini al giorno, si scarica con regolarità, è sano e vispo, e poppa frequentemente (da 8 a 12 pasti al giorno) potete stare tranquille: la vostra produzione di latte va benissimo, e non necessita di essere incrementata, qualunque sia la vostra impressione.

Se il bambino vuole sempre stare attaccato al seno si può trattare di uno scatto di crescita. E il vostro seno può avere un aspetto meno turgido rispetto all’inizio, perché la produzione del latte si è assestata sulla richiesta del bambino.

Se invece il vostro bambino effettivamente sta crescendo poco, o sta addirittura perdendo peso (dopo il calo fisiologico rispetto alla nascita, ovviamente) occorrerà consultare un pediatra, possibilmente esperto di allattamento al seno, per valutare cosa fare: è possibile che il rallentamento nella crescita sia legato a un problema di salute.

Il modo più semplice pr aumentare la produzione del latte è, in ogni caso, assecondare il bambino tutte le volte che desidera attaccarsi al seno, lasciarlo poppare tutto il tempo che vuole, e incoraggiarlo a farlo più spesso, nel caso si tratti di un bambino pigro, che dorme molto. Tanto più un bambino poppa, tanto maggiore sarà la quantità di latte prodotto. La maratona di allattamento, di cui vi abbiamo parlato qualche tempo fa, può essere uno strumento molto valido per risolvere il problema. E’ utile anche offrire sempre l’altro seno, non appena il piccolo perde interesse per il seno da cui sta poppando, per mantenere viva la sua attenzione.

Cercate inoltre di allattare in maniera esclusiva; se somministrate aggiunte, fatelo con uno strumento diverso dal biberon: cucchiaio, tazzina o dispositivo di alimentazione supplementare sono più indicati, per evitare che il neonato si abitui alla tettarella; eventuali aggiunte di latte artificiale non vanno interrotte bruscamente, bensì ridotte con gradualità.

E’ frequente l’uso di tisane o capsule a base di galega, un’erba che stimola la secrezione lattea nelle puerpere. Non se ne deve abusare, tuttavia, perché lo stimolare la produzione del latte in un seno che ne produce già a sufficienza può essere non solo inutile, ma anche dannoso: il rischio è quello che si creino ingorghi mammari o mastiti.

Le consulenti de La Leche League possono essere contattate per qualsiasi dubbio, anche per verificare che il bambino si attacchi correttamente al seno, nel caso sentiate dolore mentre allattate, o abbiate l’impressione che il bambino non poppi in maniera efficace.

Fonte: lllitalia.org

Immagine: vallevegan.org

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