La puntata di Essere e Benessere condotta da Nicoletta Carbone, in onda martedì scorso alle ore 11 su Radio 24, aveva come argomento “Le verità difficili da raccontare”. E’ un tema delicato, che tuttavia interessa molti: la maggior parte di voi ha scelto proprio questo in una rosa di 4 alternative, attraverso il nostro sondaggio. In studio due mamme blogger, Jolanda e Veronica. Jolanda espone per prima il suo problema con le verità difficili: come far digerire ai bambini notizie che provengono dal telegiornale, di omicidi efferati, guerre, oppure vicende di trans. Veronica aggira questa difficoltà semplicemente evitando di mostrare il telegiornale ai suoi figli, e ha piuttosto problemi nello spiegare ai suoi bambini le ragioni della separazione di alcune coppie di suoi amici.

Partecipano al programma, come sempre, Alberto Pellai e Manuela Trinci, psicoterapeuta dell’età evolutiva.

Di fronte alla separazione dei genitori è meglio aspettare, nascondere o dire la verità? Secondo Manuela Trinci è fondamentale dire le cose come stanno, anche perché i bambini percepiscono tutto, captano con le loro antenne ogni variazione di umore di mamma e papà. E’ importante parlare ai figli con il cuore e con la mente, condividendo tutte le notizie che riguardano la famiglia.

Interviene in trasmissione Luca, che spiega come stanno vivendo i suoi figli di 2 e 6 anni la sua separazione dalla moglie. Poiché le verità difficili fanno parte della vita, non serve edulcorarle, afferma la Trinci. Pellai suggerisce la modalità con cui dare ai figli la notizia della separazione: seduti sul divano, insieme, bisogna dire che la mamma e il papà non si vogliono più bene, ma non smetteranno mai di volerne a loro. Affinché i bambini capiscano concretamente cosa succederà loro dopo la separazione dei genitori bisogna condurli con l’immaginazione a vedere quello che accadrà: dove dormiranno, con chi si sveglieranno, quali biscotti mangeranno a colazione, e così via.

Trinci fa notare che talvolta è l’adulto a essere in difficoltà nel digerire la separazione, ha molta rabbia dentro di sè, ma in ogni caso è sempre opportuno evitare di dire bugie.

Pellai suggerisce di aspettare prima di presentare ai figli un nuovo compagno o una nuova compagna. Innanzitutto i bambini devono metabolizzare la separazione dei genitori e acquisire una nuova identità di figli di genitori separati.

Interviene quindi Raffaele, che ha una figlia di 5 anni ed è separato da 4 anni. Sia lui che l’ex-moglie hanno nuovi compagni. La bambina vorrebbe capire cosa è successo dopo che mamma e papà si sono separati, qual è l’evento che le ha cambiato la vita.

Un’altra verità scomoda di cui si parla in conclusione è un argomento che viene dall’attualità: i trans e le escort. Cosa rispondere se i bambini ci interrogano su questo tema? Secondo la Trinci è importante che i bambini chiedano, ed è giusto che sappiano, calibrando ovviamente le risposte a seconda della loro età. E se tentenniamo, non sapendo cosa rispondere, va comunque bene: non siamo perfetti, è giusto che i nostri bambini capiscano che qualche volta, di fronte a certi argomenti, siamo in difficoltà anche noi.

E voi avete ascoltato la trasmissione? Come vi è sembrata? Se volete risentirla, la trovate a questo link.

Io a dire il vero mi aspettavo di sentir parlare di verità ancora più difficili, come la malattia  e la morte. Ma questi argomenti non sono neanche stati sfiorati, se non assimilando la separazione a un lutto. Sull’importanza di condividere verità scomode immagino che parecchi di voi siano d’accordo. Ma il problema, in molti casi, è in che modo condividerle, con quali parole. Probabilmente – come ha suggerito la Trinci – ogni famiglia deve trovare il suo lessico, non c’è una ricetta che vada bene per tutti.

Tuttavia può essere utile scambiare opinioni in merito, prendere spunto da chi ha già dovuto trasmettere ai figli una verità difficile. Ci volete raccontare di che cosa si è trattato, e come avete affrontato l’argomento?

Immagine: diyfather.com