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Mentre scrivo sta nevicando a Milano da circa 8 ore: la neve fresca si è aggiunta a quella che era caduta venerdì scorso, che le rigidissime temperature del weekend avevano mantenuto quasi intatta. E devo dire che – sebbene nei titoli del Corriere e di Repubblica si parli di maltempo, emergenza, Milano in tilt, fortissimi ritardi per treni e aerei e scuole chiuse martedì – io sono molto felice di questa nevicata, che era prevista, e per la quale non siamo stati colti impreparati.

Certo, mi dispiace per chi deve necessariamente lavorare fuori casa, magari lontano dalla propria abitazione, e non può fermarsi neanche un giorno, per chi si trova suo malgrado bloccato nel traffico, e ancor di più per chi non ha una dimora calda e accogliente dove trovare riparo. Tuttavia io amo moltissimo la neve – in montagna così come in città – e sono tra i fortunati che domani possono permettersi di stare a casa a osservarla dalla finestra, mentre fiocca, oppure uscire a fare due passi per giocare con i miei figli; i quali si divertono un mondo nella neve, come tutti i bambini (nonostante qualche reticenza della piccola, che è un po’ intimorita da questo fenomeno atmosferico che conosce ancora troppo poco).

Auguro quindi a tutti voi di godervi la neve che fiocca come nella canzone natalizia del 1945 che ho inserito nella cover, interpretata nel corso degli anni da una serie di artisti famosi: in pace, tranquilli e sereni, temporanamente liberi da impegni vincolanti, così come possono permettersi di fare i bambini.