Leggo sul supplemento Io Donna del Corriere della Sera di sabato 7 febbraio che l’Expo del 2015 non porterà a Milano solo nuove costruzioni: esiste infatti un progetto denominato Aulì Ulè – da un’antica filastrocca in dialetto milanese – che prevede la creazione di un grande spazio verde. Dovrà essere un giardino curato, a ingresso libero, con un pendio in cima al quale sarà posta una sorgente, con un’aiuola fiorita a forma di rosa dei venti e un prato circondato da alberi. Fantascienza? Speriamo di no.

L’idea è stata lanciata dallo psicoterapeuta Fulvio Scaparro, il quale ricorda che il tema dell’Expo sarà l’energia. E quando si pensa all’energia il pensiero corre subito ai bambini, che di energia ne sprigionano in sovrabbondanza. Fa notare inoltre Scaparro che è importante “pensare a qualcosa che abbia uno sviluppo orizzontale, a differenza di quello verticale dei grattacieli”.

Si tratta di una posizione decisamente in controtendenza nella Milano di oggi, dove i cantieri per la costruzione di nuovi grattacieli non si contano più (solo per citare i più noti, il progetto City Life nello spazio precedentemente occupato dalla vecchia Fiera e la Città della Moda con il nuovo Palazzo della Regione nell’area delle ex-Varesine).

Secondo Scaparro tale area dovrà sorgere in periferia, ma essere ben collegata al resto della città. L’ingresso sarà riservato ai bambini fino ai 12 anni e ai loro accompagnatori. La presenza dell’acqua, oltre alla terra, è studiata proprio perché i bambini riprendano contatto con entrambi gli elementi. Nessuno spazio commerciale è in previsone (chissà sa sarà possibile…), ma ci saranno animatori che proporranno i giochi di una volta: il salto con la corda, il lancio delle biglie – giochi che per noi genitori, che abbiamo da poco passato i 30 anni, ancora non sono caduti nell’oblio – oppure magari altri giochi che si sono davvero persi nella notte dei tempi, come quelli che ripropone l’Accademia del gioco dimenticato.

Voi cosa ne pensate? A me pare un bellissimo progetto: ho solo qualche perplessità sull’idea di riservare l’area ai minori di 12 anni e ai loro accompagnatori. Per me uno spazio libero deve essere aperto a tutti, purché venga sempre garantito il rispetto dei più piccoli.

Dubito inoltre che un progetto simile possa essere realizzato nella Milano di oggi: secondo voi sarà accolto favorevolmente dai nostri politici?