Devo ringraziare una mia amica e collega se ora sto leggendo uno fra i libri più interessanti che mi sia ultimamente capitato di incontrare. Il libro è “L’eleganza del riccio” dell’autrice francese Muriel Barbery. Avevo già da tempo preso nota del titolo perché avevo letto delle recensioni a riguardo che mi avevano favorevolmente colpito, il fatto che Paola me lo abbia caldamente consigliato è stato l’elemento decisivo alla sua lettura.

Non è un libro “leggero”, ma non con questo intendo che non sia scorrevole. Intendo semplicemente affermare che è un libro che fa pensare, un libro che dice e lascia qualcosa… almeno a me! Nel romanzo, chi parla in prima persona è Renée, la cinquantaquattrenne portinaia di uno stabile parigino abitato da poche famiglie altoborghesi.

Quello che affascina sono le riflessioni di questa donna impegnata a corrispondere all’immagine che di sé una portinaia deve dare, nascondendo perciò con ingegno la sua acuta intelligenza e la sua vasta e profonda cultura, ottenuta da autodidatta, proprio perché tutto ciò non rispecchia il ruolo che il suo lavoro comporta.

Alla narrazione di Renée si alterna il racconto, in forma di diario, di Paloma, inquilina dello stabile e adolescente dodicenne alle prese con il vuoto e la superficialità che la sua famiglia altolocata le trasmette, non riuscendo a trovare quindi un senso alla propria esistenza.

Il tono del romanzo è lieve, quasi ironico ma molto “riuscito” nel tentativo di far cadere la maschera dei rapporti interpersonali; sovente nella nostra quotidianità ci lasciamo infatti guidare da stereotipi, nei rapporti che andiamo instaurando con gli altri.

Difficilmente riusciamo a relazionarci senza riserve e spesso guardiamo gli altri esclusivamente sulla base del loro impiego, della loro posizione sociale, e più spesso ancora è su queste stesse basi l’immagine che di noi costruiamo per mostrarla agli altri. Ma in questo modo diventa sempre più difficile costruire rapporti profondi, che non sempre siano solo di conoscenza o d’occasione.

Il vuoto dentro la vita di Paloma nel suo contesto famigliare offre poi innumerevoli elementi per la riflessione a noi genitori, magari alle prese con figli della stessa età. Per questo consiglio la lettura di questo romanzo, se qualcuno non l’avesse ancora letto, visto che in Italia è uscito forse due anni fa, ed ha avuto grande successo di pubblico. Lo trovate anche su IBS. Aspetto quindi i vostri commenti.