Il mal di pancia dei bambini costituisce uno dei disturbi più frequenti nei piccoli.

Pensate a quante volte avete sentito dire dai vostri figli: “Mamma mi fa male la pancia“. Per non parlare delle famose quando odiate “colichette” nei lattanti.

Fortunatamente nella maggioranza dei casi di mal di pancia dei bambini si tratta di un problema aspecifico.  Un disturbo che si risolve spontaneamente nel giro di ore o di pochi giorni.

Le cause

Non tutti i mal di pancia però sono uguali. E per questo nessuno va trascurato.

Se nella maggior parte dei casi il mal di pancia è un disturbo momentaneo dovuto a qualche eccesso nell’alimentazione dei piccoli.

Sono andati ad una festa di compleanno e hanno mangiato un po’ più del normale e soprattutto cibi e bevande non proprio salutari.

Altre volte potrebbe essere sintomo di altri problemi come ad esempio l’appendicite.

Per questo motivo nessun mal di pancia  va minimizzato. Piuttosto va capito, monitorato e curato adeguatamente.

Mal di pancia bambini quando preoccuparsi

La prima importante distinzione va fatta sul dolore e sulla ricorrenza delle patologie.

Come indicato in questa infografica realizzata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma occorre preoccuparsi quando:

  • il dolore è acuto e in un punto preciso;
  • il dolore è tale che il bambino si sveglia di notte;
  • si manifesta anche la febbre;
  • diarrea;
  • vomito.

Sarà a questo punto il pediatra, che dopo un’accurata visita e in relazione all’anamnesi, alla dieta praticata, all’accrescimento o alla concomitante presenza di segni o sintomi quali febbre, vomito o diarrea, potrà formulare un’ipotesi diagnostica e, se lo riterrà opportuno, potrà avvalersi di esami mirati per escludere patologie quali la celiachia, le allergie alimentari, le parassitosi e altre ancora.

Mal di pancia nei bambini
Fonte Ospedale Bambino Gesù – Roma

Perché i bambini hanno spesso mal di pancia

Quando il mal  di pancia nei bambini è frequente suggeriamo ai genitori di monitorarlo. Può essere utile in questo caso tenere un diario da mostrare poi al pediatra su cui registrare:

  • la frequenza della comparsa del disturbo;
  • il momento della giornata in cui si presenta;
  • la modalità in cui si presenta (con o senza nausea, gonfiore addominale, presenza di vomito, cefalea, relazione con eventi della vita…);
  • le abitudini di evacuazione intestinale (quotidiana o no, caratteristiche delle feci);
  • il tipo di alimentazione.

Intestino cervello primario

Altre volte ancora il disturbo del mal di pancia potrebbe essere di tipo emotivo.

Un malessere che conosciamo anche noi grandi. Lo stress e le situazioni che ci preoccupano ci causano “mal di pancia”. E in queste situazioni ci ricordiamo che l’intestino è il nostro cervello primario.

Ma sarà il pediatra solo dopo un’accurata visita che potrà formulare un’ipotesi diagnostica. E, se lo riterrà opportuno, potrà avvalersi di esami mirati per escludere patologie.

Età e mal di pancia

Quando il mal di pancia è un disturbo frequente, l’età dei bambini diventa un fattore rilevante per comprendere l’origine del malessere.

Neonati e lattanti

Nei lattanti e nei bambini più piccoli il sospetto di mal di pancia deve essere sempre preso in grande considerazione per l’incapacità del bambino a esprimersi e per le non infrequenti patologie chirurgiche.

A partire dai 3 anni

Dai tre anni in poi il bambino riesce a descrivere meglio il suo disturbo. Può aiutare nel localizzarlo e supportare così il medico nella formulazione di un’ipotesi diagnostica e nella richiesta di esami specifici.

Approfondimenti

Per avere maggiori informazioni sul mal di pancia dei bambini vi suggeriamo lo speciale “A scuola di salute” realizzato dai medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. All’interno del magazine, si trovano approfondimenti sui mille tipi di mal di pancia dei bambini, un articolo sul colon irritabile e un focus sulle componenti psicologiche.