La quarta malattia è la più lieve fra le malattie esantematiche. Assomiglia molto alla scarlattina e per questo è detta anche «scarlattinetta», «scarlattinina», «pseudoscarlattina», o anche «morbo di Duke», dal nome del suo scopritore. È provocata da un batterio, quindi la terapia da seguire per curarla è antibiotica. Si diffonde soprattutto nei bambini dai 2 agli 8 anni, ma può colpire anche gli adulti.

La quarta malattia resta in incubazione una settimana dal momento del contagio, che avviene entrando in contatto con la saliva o con il muco di chi ne è affetto.

I sintomi iniziali sono quelli di una normale influenza: malessere generale, febbre lieve (sotto i 38°), gola arrossata e a volte anche presenza di placche, cefalea, inappetenza e sonnolenza. Nel giro di 4-5 giorni la febbre può alzarsi e la gola diventare dolorante, ma certamente compare l’esantema tipico delle malattie infettive tanto frequenti in età pediatrica. L’esantema della quarta malattia è molto lieve e interessa soprattutto inguine, glutei e volto: si manifesta in forma di macchioline rosse rilevabili al tatto e molto vicine fra loro, tanto da formare delle chiazze rossastre.

La quarta malattia è provocata da un batterio, lo streptococco beta-emolitico del gruppo A, al contrario di quinta e sesta malattia, causate invece da un virus. La terapia da seguire è di tipo antibiotico per dieci giorni. In caso di febbre alta (sopra i 38°) bisogna ricorrere, invece, al paracetamolo. Per la quarta malattia non esiste un vaccino specifico, come per esempio per il morbillo, proprio perché si tratta di una malattia di lieve entità.

L’esantema provocato dalla quarta malattia dura pochi giorni e se ne va da solo. Tuttavia la quarta malattia può provocare delle complicanze a livello reumatico e a carico del sistema renale, ma in soggetti già predisposti, per i quali sarà opportuno effettuare un esame delle urine due settimane circa dopo la scoparsa della quarta malattia. È raccomandato, invece, per tutti un tampone faringeo, per accertare che il batterio che provoca la quarta malattia sia stato debellato del tutto.

Trattandosi di una malattia esantematica lieve, non è particolarmente rischiosa se presa in gravidanza, al contrario della rosolia.

 

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