Sapreste dire quante ore o almeno quanti minuti al giorno passate a giocare con i vostri bambini? Probabilmente troppo pochi! La Fondazione Movimento Bambino promuove Giochiamo insieme per tutta la vita, un ciclo di conferenze sull’importanza del gioco nella costruzione della relazione tra genitore e figlio e sulla valenza del gioco come veicolo alla crescita del bambino. A giudicare dai dati diffusi durante il primo dei tre incontri tenuti dalla psicologa Maria Rita Parsi  è emerso che solo 4 genitori su 10 giochino con i propri figli e che il 64% dei bambini cresce con i loro nonni. In occasione della conferenza di qualche giorno fa al MUBA di Milano sono state proiettate su un maxi-schermo delle interviste fatte all’interno del museo, dove i bambini raccontavano il loro modo di giocare e quali fossero i loro desideri. Il leit motiv era sempre lo stesso: mamma e papà sono sempre troppo impegnati per passare del tempo a giocare con loro.

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Eppure a volte basterebbe sfruttare meglio le occasioni della giornata per invertire magicamente questa tendenza. Con un po’ di fantasia anche i piccoli compiti domestici si possono trasformare in momento ludico. Apparecchiare la tavola, sistemare la stanza? Provate a fare il gioco del ristorante tutti insieme o rifare il lettone a 4 mani con i bambini. Riordinare la cameretta? Fate finta di essere Mary Poppins e intonate una canzoncina mentre ballando rimettete i lego nelle scatole. Ci metterete di più ma ne avrete guadagnato sul piano della crescita. E poi, se non avete mai inseguito un bebè gattonante con l’aspirapolvere è il momento di provare. Pare si divertano un mondo!

Come spiega Maria Rita Parsi, il gioco è una componente essenziale dello sviluppo dei bambini; occupa un ruolo fondamentale all’interno dei processi di apprendimento, di conoscenza del mondo, degli altri e di se stessi; investe il piano della realtà, l’architettura dell’immaginario e l’espressione del corporeo.  Attraverso il ciclo di conferenze “Giochiamo insieme per tutta la vita” intendiamo affrontare i significati della relazione genitore/figlio, mediata dall’attività ludica. La partecipazione attiva e il coinvolgimento sono gli strumenti che i genitori, nel giocare insieme, hanno a disposizione per riconoscere e rispettare i bisogni psicologici dei loro bambini e quelli del loro bambino interiore».

E concordano Elena Dondina, presidente della Fondazione MUBA e Elisabetta Scala vice presidente del Moige insieme a Tata Francesca (ora anche mamma!) e all’architetto Maurizio Fusina che hanno sottolineato a gran voce e a diverso titolo il valore dell’abitudine a giocare con i bimbi. Il gioco sviluppa l’apprendimento ed è un prezioso strumento di scoperta del mondo, oltre che di conoscenza reciproca fra gli attori.

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Lasciare spazio ai papà!

Un suggerimento che è emerso dalla discussione è quello di lasciare spazio-gioco ai papà. Spesso è importante che le mamme facciano un passo indietro per lasciare entrare in campo i padri.

Dopo quello al Museo dei Bambini di Milano (che si propone fra i suoi obiettivi proprio quello di favorire il gioco fra genitori e figli), ecco gli altri appuntamenti da segnare sul calendario per l’iniziativa realizzata in collaborazione con il Moige – Movimento Italiano Genitori, i Musei dei Bambini di Milano (MUBA) e Roma (Explora) e la Città della Scienza di Napoli e con l’amicizia di Kinder Sorpresa:
•    giovedì 30 ottobre a Roma alle ore 19 presso Explora, Museo dei Bambini in via Flaminia 82;
•    giovedì 6 novembre a Napoli alle ore 18.30 presso la Città della Scienza – Officina dei Piccoli in via Coroglio 104.