E’ uscito in libreria un saggio dal titolo: “La madre perfetta sei tu. Perché è giusto non sentirsi in colpa nei confronti dei propri figli”, dello psicanalista Stéphane Clerget. Sul tema si è già scritto molto, ma, nonostante tutto, noi mamme ci sentiamo sempre un po’ in colpa. E anche quando riusciamo ad andare oltre i sensi di colpa interviene qualcuno che ce li ricorda: il nostro compagno o marito, un nonno, un insegnante, un’amica, una vicina di casa.Ci sentiamo in colpa se non lavoriamo e siamo troppo presenti, o viceversa se lavoriamo  troppo e siamo piuttosto assenti, se siamo single, sposate o risposate, se non allattiamo o se allattiamo a lungo, se i nostri figli hanno delle difficoltà, di qualunque tipo, se non stanno bene, se non sono capaci di chiedere cortesemente quello che serve loro e lo pretendono con le cattive maniere, se mangiano troppo o troppo poco, e chi più ne ha più ne metta.

Ne aveva già parlato lo psicanalista inglese Donald Winnicott, con le sue “madri sufficientemente buone“. Sufficientemente buone siamo tutte, di questo possiamo stare sicure. Il modello di “madre ideale”, verso il quale aneliamo, che ciascuna porta dentro di sè, è solo un modello ideale, appunto, e come tale non è realizzabile nella sua totalità. Nella realtà ci scontriamo con difficoltà quotidiane, malumori, malesseri, nostri e di chi ci sta intorno, abbiamo tutte le nostre debolezze e incertezze, siamo esseri umani.

Per superare i sensi di colpa, sostiene Clerget, è sufficiente avere fiducia in se stesse e nei propri figli. Facile a dirsi! La tesi ricorda quella del neuropsichiatra infantile Giovanni Bollea, nel suo saggio “Le madri non sbagliano mai”.

Libri come questi rappresentano comunque un’iniezione di fiducia per noi mamme. L’importante è sapersi mettere in discussione, quando serve, per migliorarsi, ma senza sentirsi costantemente inadeguate o in colpa. Facciamo tutte del nostro meglio, ogni giorno, vero? Incoraggiamoci allora le une le altre, e, quando ci sentiamo di criticare qualcuno, facciamo in modo che le nostre osservazioni siano costruttive!

Immagine: www.nelsegretodellanotte.splinder.com