Il fisiologo francese Joseph Stolkowski ha messo a punto una dieta per determinare il sesso del nascituro che, una volta testata, ha dato i risultati voluti nell’80% dei casi. L’importante è che la dieta venga seguita per almeno due mesi prima del concepimento. Nel caso si desideri un maschio, bisognerà seguire una dieta ricca di sodio e di potassio. Nel caso si desideri invece una femmina bisognerà seguire una dieta ricca di calcio e magnesio. Attenzione però: la prima dieta può causare ipertensione, mentre la seconda può condurre a insufficienza renale o ipercalcemia. Sarà necessario quindi seguire queste diete sotto controllo medico.

La dieta, provocando modificazioni metaboliche, a seconda che sia ricca di calcio e magnesio oppure di sodio e potassio, agirebbe sulla membrana dell’ovulo rendendola più permeabile agli spermatozoi portatori del cromosoma x (femmina) oppure y (maschio).

Trovate a questo link alcune informazioni sui cibi da evitare o di cui nutrirsi nel caso si desideri un maschio o una femmina: carne a volontà per un maschio,  frutta anche secca e legumi secchi, ma niente uova, né formaggi e latticini; latticini e formaggi in quantità per una femmina, ma solo se poveri di sodio (tipo ricotta), e niente frutta secca né legumi secchi.

Un’altra tecnica prevede che si individui il giorno esatto dell’ovulazione tramite . Secondo il metodo Shettles, infatti, gli spermatozoi portatori del cromosoma Y si muovono più rapidamente e vivono meno a lungo degli altri: pertanto, per avere un maschio bisogna avere rapporti in corrispondenza dell’ovulazione, per avere una femmina, al contrario, bisogna avere rapporti tra due e quattro giorni prima dell’ovulazione. Questa tecnica sarebbe efficace nel 75% dei casi, anche se non tutti gli studi sono concordi a questo proposito.

Ricordate sempre che la possibilità di concepire un maschio o una femmina senza che si applichino diete o altri metodi è del 50%. Valutate quindi se ritenete che valga la pena di impegnarsi a seguire una dieta o ad avere rapporti esclusivamente nei giorni ritenuti adatti, per incrementare questa probabilità di un altro 25% / 30%, posto che gli studi fatti siano validi. Magari per alcuni di voi ne vale effettivamente la pena. Secondo me tuttavia è meglio affidarsi al destino. Un figlio è sempre un figlio, che sia maschio o femmina,  naturale, legittimo o adottivo, bello o brutto, sano o malato. Inoltre, affidandosi al destino non ci si creano aspettative, non si rischiano delusioni, ci si può godere una meritata sorpresa. Ancora più interessante, per l’effetto sorpresa, è decidere di scoprire il sesso del nascituro solo alla sua nascita, piuttosto che in gravidanza, così come succedeva alle nostre mamme. Io però non ce l’ho fatta, né con il primo né con la seconda. La curiosità ha prevalso. E voi?

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