Come genitori non vediamo l’ora di insegnare cose nuove ai nostri figli, di scoprirli indipendenti e di ammirarli mentre ci accorgiamo di quanto siano veloci ad imparare.

In tutto questo non c’è niente di male, a patto che vengano rispettati i ritmi di crescita, perché ogni cosa deve arrivare a suo tempo!

Bambini e ragazzi non sono in gara

Ciò che è giusto in un’età può essere profondamente sbagliato in un’altra. Per questo motivo è importante non andare di corsa, perché bambini e ragazzi non sono in gara. Non vince niente chi di loro arriva primo e non è detto che sia meglio. Né per loro, né per noi.

Siamo d’accordo e sappiamo tutti che le nuove tecnologie – smartphone, tablet e social network – un po’ ci ingannano. Perché spesso e volentieri tendono a farci sembrare i nostri figli più grandi di quello che in effetti sono. Lo stesso discorso vale per i videogiochi che hanno portato nuovi importanti cambiamenti e abitudini nella fruizione del tempo libero di bambini e adolescenti. Poi c’è la televisione che propone argomenti spesso impegnativi o inadatti per i più giovani. E non ultimo il marketing che “vende” ai nostri ragazzi considerandoli volutamente piccoli adulti, a volte contro qualsiasi principio di buonsenso, praticità ed effettivo utilizzo.

Il giusto modo per aiutare i bambini a sviluppare le autonomie

Come muoversi allora per evitare errori? Come fare i passi giusti e prendere bene le misure, visto che in gioco c’è qualcosa di davvero importante?

Ciò che rimane fondamentale è considerare l’educazione una questione di misura in relazione all’età.

Si tratta di fare le mosse giuste piuttosto che di lasciarsi prendere dall’ansia di anticipare a tutti i costi qualcosa.

Sappiamo che l’infanzia è l’età dell’adeguamento, l’adolescenza dell’allontanamento: per una corretta e serena formazione quello che serve è sviluppare le autonomie. Se non forzano le tappe, i genitori aiutano i figli a vivere bene ogni momento della loro vita.

Scuola Genitori: un ciclo di incontri a Milano

La serata di Scuola Genitori del 7 marzo del CPP (Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti) è dedicata proprio all’analisi e al rispetto dei tempi di crescita. Una corretta attenzione ai ritmi evolutivi permette uno sviluppo sano che evita precocità rischiose o addirittura dannose.

La serata del CPP vuole essere un’occasione per scoprire come raggiungere insieme nuove mete, valutando ogni bambino e ragazzo per quello che è all’interno di ogni specifico contesto. E con il desiderio di vederlo crescere in autonomia, e di vederlo crescere bene.

SCUOLA GENITORI – Lunedì 7 marzo 2016, ore 20.45
presso l’Auditorium Don Bosco in via Melchiorre Gioia 48 a Milano.
Daniele Novara, pedagogista e direttore CPP, presenta Claudio Riva, psicologo e psicoterapeuta.
La partecipazione è libera e gratuita.