Un tempo non era frequente vedere un bambino indossare gli occhiali da sole, forse considerati uno status symbol o una moda alquanto bizzarra nei più piccoli. Oggi questo accorgimento non soltanto appare del tutto normale, ma risulta perfino doveroso: così come ci si preoccupa, infatti, della prevenzione di eritemi e scottature cutanee, allo stesso modo è fondamentale proteggere gli occhi dalla radiazione solare.

Perché il sole può essere dannoso per la vista?

Le ragioni per cui è importante proteggere gli occhi dei bambini (ma anche degli adulti) in estate sono diverse:

Danni alle cellule della retina

innanzitutto, che sia diretta o riflessa, soprattutto se intensa, la radiazione solare può danneggiare in maniera irreversibile le cellule della retina, il tessuto sensibile dell’occhio. La vulnerabilità è massima nei primi 7-8 anni di vita, quando le varie strutture dell’occhio sono ancora in corso di maturazione e di conseguenza le conseguenze si amplificano.

Congiuntivite e cheratite

I raggi ultravioletti, poi, possono anche indurre congiuntivite, ossia infiammazione della membrana che riveste la parte bianca dell’occhio e la superficie interna delle palpebre, e/o cheratite, cioè infiammazione della cornea, la parte anteriore (trasparente) dell’occhio, nella quale possono manifestarsi microerosioni e opacizzazioni.

Come scegliere gli occhiali da sole per i bambini

Innanzitutto gli occhiali, al pari delle creme solari, devono essere di qualità. La montatura deve essere di materiale anallergico, resistente agli urti e ben adattabile alla conformazione del volto, mentre la protezione delle lenti deve essere munita di opportuna certificazione. In caso di vacanze in luoghi particolari possono essere necessarie specifiche prerogative aggiuntive: per esempio lenti polarizzate per attenuare i riflessi dell’acqua, per chi si reca in barca, e con filtro per luce blu in caso di gite in alta montagna.

Altre cause di infezioni e infiammazioni agli occhi

Il sole è il principale elemento da considerare, ma non dimentichiamo che la permanenza all’aria aperta, la frequentazione di piscine, il vento, i giochi in spiaggia e i bagni in mare sono tutti fattori in grado di provocare agli occhi fastidio o perfino vere e proprie infiammazioni o infezioni. Questi fenomeni sono ancor più frequenti e soggetti ad amplificarsi nei bambini allergici.
L’utilizzo di occhiali quando si è fuori casa, dunque, non serve soltanto a schermare la radiazione solare, ma anche a creare una vera e propria barriera protettiva.

Accorgimenti pratici per evitare infiammazioni e irritazioni

Per i bagni in mare sono consigliabili mascherina o occhialini, avendo cura, al termine, di sciacquare gli occhi sotto acqua corrente.
Altre precauzioni consistono nell’evitare che il bambino si tocchi o peggio si strofini gli occhi, a maggior ragione senza essersi lavato le mani, e che acceda alla sabbia o al mare in caso di congiuntivite.

Quando consultare il pediatra

A prescindere, infine, dall’eventuale arrossamento delle palpebre, è opportuno consultare il pediatra se il bambino presenta lacrimazione o lamenta prurito oculare e fastidio alla luce (fotofobia).