Se sei una futura mamma che si avvicina al termine della gravidanza, potresti aver sentito parlare dell’olio di ricino come un possibile aiuto per stimolare il parto. In questo articolo, esploreremo l’uso dell’olio di ricino in gravidanza, la quantità consigliata, quando prenderlo e quanto tempo potrebbe essere necessario per vedere i risultati desiderati.

Olio di ricino in gravidanza: un aiuto naturale per il parto?

L’olio di ricino è stato utilizzato da generazioni come rimedio naturale per favorire il parto. Contiene un componente chiamato acido ricinoleico, che può stimolare le contrazioni uterine. Tuttavia, è importante sottolineare che l’olio di ricino deve essere utilizzato allo scopo di indurre il parto con cautela e solo sotto la supervisione di un professionista della salute.

Le straordinarie proprietà lassative dell‘olio di ricino sono conosciute da secoli e fanno parte della tradizione fitoterapica e medica internazionale. Oggi viene ancora utilizzato, ad esempio, per liberare l’intestino prima degli interventi chirurgici oppure per favorire l’evacuazione totale del colon e stimolare le contrazioni necessarie a favorire il travaglio durante il parto.

L’olio di ricino è un olio vegetale che si ottiene dalla spremitura a freddo dei semi della pianta Ricinus communis. L’olio ottenuto attraverso questa procedura è molto denso, di colore giallo con un fortissimo e caratteristico sapore e un odore sgradevole all’olfatto.

Metodi non farmacologici per indurre il parto

Se, passato il termine di gravidanza, non sopraggiungono le doglie, cosa si può fare per far partire il travaglio in modo naturale? 

Ci sono diversi metodi per tentare di far partire il travaglio naturalmente, alcuni di essi sono molto efficaci.  Un metodo empirico, che in alcuni casi, è l’assunzione di olio di ricino. L’olio di ricino assunto per via orale, ha un effetto lassativo e questo effetto, molte volte, facilita l’inizio delle doglie, delle contrazioni dell’utero.

Olio di ricino in caso di gravidanza oltre il termine

Se la tua gravidanza va oltre il termine previsto e il tuo medico ha confermato che sia sicuro, potresti considerare l’uso dell’olio di ricino come una delle opzioni per stimolare il parto. Tuttavia, dovresti sempre discutere questa scelta con il tuo professionista sanitario per valutare i rischi e i benefici specifici al tuo caso.

Quando prendere l’olio di ricino

L’olio di ricino in gravidanza dovrebbe essere assunto solo dopo aver superato il termine previsto per il parto. Solitamente, il suo utilizzo viene considerato intorno alla 40ª settimana di gravidanza. Ti raccomandiamo di consultare il tuo medico prima di iniziare qualsiasi trattamento.

Quanto olio di ricino assumere per indurre il travaglio?

La quantità di olio di ricino da utilizzare in gravidanza è una questione delicata. Generalmente, la dose consigliata è di 1-2 cucchiai di olio di ricino, ma è fondamentale consultare il tuo medico o la tua ostetrica prima di assumerlo. L’auto-trattamento senza consulenza medica può sempre comportare rischi per te e per il tuo bambino.

Olio di ricino: dopo quanto fa effetto

L’olio di ricino è il più forte dei lassativi a base oleosa poichè è molto ricco di acido ricinoleico. Viene generalmente ingerito a stomaco vuoto, mescolato con olii essenziali o succo di arancia per mitigarne il cattivo sapore e produce un marcato effetto lassativo nel giro di 2-6 ore.

La velocità con cui l’olio di ricino fa effetto può variare da persona a persona. Alcune donne potrebbero sperimentare contrazioni entro poche ore dall’assunzione, mentre altre potrebbero dover attendere più a lungo. È essenziale essere pazienti e non aumentare la dose se non si verificano risultati immediati.

L’uso dell’olio di ricino come induttore del travaglio è molto controverso anche nella perchè la stimolazione delle contrazioni attraverso i dolori addominali e lo svuotamento del colon provocherebbe ulteriore e maggiore fatica alla gestante.

In conclusione, l’olio di ricino può essere un aiuto naturale per stimolare il lavoro di parto, ma dovrebbe essere usato con cautela e sotto supervisione medica. Non esitare a consultare il tuo medico o ostetrica per discutere delle opzioni disponibili per il tuo parto. La tua sicurezza e quella del tuo bambino sono la priorità principale durante questo momento speciale della tua vita.