Gli omeopatici sono medicinali a base di sostanze naturali, di origine essenzialmente animale, vegetale o minerale caratterizzati da diluizioni che garantiscono per questo motivo una pressoché totale assenza di tossicità. Le forme farmaceutiche che si prescrivono più spesso sono i granuli e i globuli, ma sono disponibili in commercio anche gocce, gel, creme, compresse, colliri.
Se vogliamo approfondire, i medicinali omeopatici possono essere suddivisi in due gruppi: quelli cosiddetti a nome comune, contraddistinti da un nome latino (per esempio Arnica montana, Apis mellifica, Belladonna) e quelli disponibili a diverse diluizioni omeopatiche, indicate da un numero seguito per esempio dalla sigla CH, oppure K (che stanno a indicare due diverse modalità di diluizione delle sostanze di partenza per arrivare a ottenere il farmaco omeopatico).

Ognuno di questi medicinali può essere utilizzato nell’ambito di trattamenti che possono riguardare diverse patologie. Le specialità omeopatiche, invece, sono indicate con un nome di fantasia voluto dalle aziende e sono presenti sotto forma di compresse, sciroppi, mono dosi liquide, pomate e in altre forme farmaceutiche.

Gli omeopatici sono medicinali a tutti gli effetti

Molto spesso in Italia gli omeopatici sono chiamati “rimedi”, ma si tratta in realtà di medicinali a tutti gli effetti. Oggi che cosa sia farmaco e che cosa non lo sia lo stabilisce la legge. E la legge italiana, non certo tra le più permissive in materia di omeopatia, ha definito gli omeopatici come medicinali a tutti gli effetti. Nel D.lgs. 219/2006 art.1d si legge infatti che: “Medicinale omeopatico è ogni medicinale ottenuto a partire da sostanze denominate materiali di partenza per preparazioni omeopatiche o ceppi omeopatici, secondo un processo di produzione omeopatico descritto dalla Farmacopea Europea o, in assenza di tale descrizione, dalle farmacopee utilizzate ufficialmente negli Stati membri della Comunità europea; un medicinale omeopatico può contenere più sostanze; […]”.

I medicinali omeopatici sono prodotti, come ogni altro medicinale, a partire da norme imposte da AIFA

Troppo spesso si afferma che i medicinali omeopatici non sono sicuri o che sono fabbricati con norme diverse rispetto ai medicinali allopatici: in realtà, sono fabbricati seguendo le norme di buona fabbricazione del farmaco, che vengono imposte dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per la produzione di tutti i medicinali. Grazie alle loro alte diluizioni, inoltre, gli omeopatici non presentano tossicità chimica, controindicazioni, interazioni farmacologiche ed effetti indesiderati legati alla quantità del prodotto assunto. Per questo motivo possono essere somministrati a bambini, adulti (donne anche incinte) e persone anziane, spesso politrattate.

L’omeopatia funziona velocemente

Molte persone che non hanno mai usato i medicinali omeopatici pensano abbiano un’azione lenta, a prescindere dalla patologia per la quale vengono somministrati. La loro rapidità d’azione dipende, invece, proprio dal problema di salute considerato: per la cura di un sintomo acuto, l’azione è rapida e, a seconda delle situazioni, può andare da pochi minuti a qualche ora o qualche giorno. In caso di malattie croniche, invece, dove è fondamentale una visita da un medico esperto in omeopatia, il trattamento è necessariamente più lungo.

Questo post è in collaborazione con Boiron