La pancia dura e che tira in gravidanza è una delle sensazioni più comuni tra le future mamme.

Il più delle volte si tratta di sintomi fisiologici normali che non devono preoccupare. Altre volte invece se è associata a dolore è necessario un controllo.

Pancia dura a seconda dei trimestri

L’utero, essendo un organo muscolare si modifica sulla base delle varie fasi della gestazione e sullo sviluppo del bambino. Ecco perché analizzeremo la sensazione di pancia dura a seconda dei trimestri di gravidanza.

Primo trimestre

In questo trimestre un leggero dolore sovrapubico o laterale è normale, ma se si associa a forti crampi e a perdite di sangue rosso vivo è sempre bene fare un controllo. Considerando inoltre che prima delle 5-6 settimane settimana non si vede l’embrione all’ecografia e che non esiste una terapia efficace per le minacce d’aborto.

Secondo trimestre

Nel secondo trimestre di gravidanza e fino alla 36^ settimana si possono avvertire sporadici indurimenti uterini. In questi casi la reattività uterina è senza dolore e può essere associata a:

  • movimenti fetali
  • uno sforzo fisico materno
  • a un rapporto sessuale (lo sperma è ricco di prostaglandine che possono determinare contrazioni uterine)

In tutti questi casi la tensione tende a sparire così com’è arrivata.

È invece importante rivolgersi al professionista che segue la gravidanza se:

  • le contrazioni si presentano più volte nella giornata e per più giorni e/o sono associate a dolore al basso ventre;
  • è presente prurito o fastidio vulvare e vaginale;
  • sono presenti perdite vaginali anomale (di colore giallo verdastro, bianche,  maleodoranti);
  • è presente fastidio o bruciore mentre si urina.

Terzo trimestre

Dalla 35° settimana di gravidanza abbiamo visto come le contrazioni uterine possano essere fisiologicamente più presenti.

Fino alla 37° settimana, se alla presenza di contrazioni di Braxton Hicks si associa la perdita di sangue o del tappo mucoso, cioè segni di un probabile parto nel giro di qualche giorno, è importante recarsi presso il punto nascita prescelto per valutare la situazione della cervice uterina.

Se anche questa risulta modificata alla visita ginecologica, in alcuni punti nascita viene programmato un ricovero per indurre la maturazione polmonare fetale attraverso la somministrazione di corticosteroidi.

Rimedi per la pancia dura in gravidanza

In assenza di patologie associate, la pancia dura in gravidanza non ha bisogno di terapie o rimedi particolari.

Se non è stata riscontrata una minaccia di parto prematuro e in assenza di parti prematuri precedenti, l’ipercontrattilità uterina, quando presente e fastidiosa, può essere trattata con integratori a base di magnesio. Questo elemento infatti aiuta il mantenimento di una condizione di rilassatezza della muscolatura uterina che sarà quindi meno reattiva agli stimoli.

Fonte: Uppa.it