Dopo un parto cesareo quanto tempo occorre aspettare per fare un bagno al mare o in piscina?
Il parto cesareo è infatti una vera e propria operazione chirurgica con degli specifici tempi di recupero che possono variare da donna a donna.
I tempi di recupero
A prescindere dalla tipologia di parto (naturale o cesareo) c’è sempre un periodo, il cosiddetto puerperio, (di circa 40 giorni) che identifica il tempo di cui l’organismo delle donne ha bisogno per ritornare alla normalità.
Il tempo di recupero dopo un cesareo varia anche per via di alcuni fattori specifici:
- stato di salute della donna
- i tempi di guarigione della ferita
Quando fare il bagno al mare e in piscina
La cicatrice esterna del parto cesare di solito si cicatrizza in circa 3 settimane.
Per permettere la guarigione corretta dei punti del cesareo il bagno al mare e in piscina è consigliato ad almeno un mese dal parto.
Ovviamente la cicatrice dovrà essere perfettamente sigillata e senza infezioni.
Inoltre anche in presenza di tempi di recupero più veloci è preferibile non bagnarsi prima dei 30 giorni per proteggersi da germi e batteri che potrebbero risalire dalla vagina e passare attraverso la cervice uterina, ancora aperta dopo il parto.
Parto cesareo: alcuni consigli
Tutte le donne sono diverse quindi è bene che ciascuna ascolti il proprio corpo e recuperi con i propri tempi.
Andare in vacanza, regalarsi delle pause con dei bagni al mare o in piscina sono tutte attività che possono fare bene alla neomamma ma vanno fatte ed affrontate con consapevolezza.
Sì, quindi, a nuotate e sì alle passeggiate lungo il bagnasciuga (con le gambe immerse fino alle ginocchia) per riattivare la circolazione e contrastare l’inevitabile ritenzione idrica tipica dei nove mesi di attesa.
Nuotate e passeggiate devono essere affrontate ovviamente con molta calma e “lentezza” e mai nelle ore più calde della giornata.
Evitatei passare dalle temperature troppo calde della tintarella, a quelle fredde dell’acqua; evitate infine sforzi elevati e prolungati.