Un tempo, quando un adolescente metteva incinta una coetanea, si dava alla macchia, generalmente. Oggi stiamo assistendo a un fenomeno nuovo, abbastanza insolito. Tre giovani tra i 13 e i 16 anni si contendono la paternità di Masie Roxanne, nata il 9 febbraio a Eastbourne, nell’East Sussex, in Gran Bretagna, da Chantelle Steadman, 15 anni (mater sempre certa, pater numquam, si diceva una volta: dopo la  fecondazione in vitro e gli uteri in affitto anche questa sicurezza è venuta meno, ma in questo caso fortunatamente – o sfortunatamente, a seconda dei punti di vista – la madre è certa).

I giovani in lizza per il test del DNA sono: Alfie Patten, 13 anni all’anagrafe, sì e no 10 a giudicare dall’aspetto fisico, il primo accreditato, comparso nelle foto di copertina del Sun insieme alla mamma e alla bambina; Tyler Barker, 14 anni; Richard Goodsell, 16 anni. Chi sarà il fortunato vincitore? E’ trapelata la notizia che in realtà Chantelle avrebbe avuto, nel periodo in cui ha concepito Maise, non tre, ma otto relazioni con ragazzi diversi. Speriamo non si facciano avanti anche gli altri. La mamma di Chantelle assicura comunque che la figlia avrebbe perso la verginità con Alfie. Così siamo più tranquilli anche noi, rassicurati sull’integrità morale di Chantelle.

Pare che il papà di Alfie non intenda lasciarsi sfuggire la ghiotta opportunità di fare soldi: ha dichiarato che intende portare il figlio a Londra per vendere la sua storia. Anche la mamma di Alfie, separata da marito, vorrebbe vendere la storia a televisione e periodici. La famiglia di Chantelle – padre disoccupato, 5 fratelli – si sta muovendo con più discrezione, e ha accolto la piccola in casa propria insieme alla giovane mamma.

Guardate le foto della nostra gallery e il video in inglese che segue, girato in ospedale.

Cosa ne pensate? Era forse meglio quando le giovani mamme dovevano decidere da sole se proseguire o meno la gravidanza, e dovevano poi gestire da sole il senso di vergogna in cui sprofondavano  e crescere  il nuovo nato senza alcun aiuto da parte dei papà? Io credo di no: spero solo che la piccola Maisie venga accolta  e cresciuta con amore, e che non venga considerata semplicemente un mezzo per ottenere soldi, dai nonni ancora più che dai genitori.

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