L’estate è la stagione dei peperoni ma quando è il momento di inserirli nello svezzamento dei bambini?
Le caratteristiche
Il peperone appartiene alla famiglia delle Solanacee (che include melanzane, pomodori e patate). Si tratta di un ortaggio originario dell’America Latina, ed esiste in centinaia di varietà che si differenziano per colore, forma, dolcezza e piccantezza.
Questi ultimi in particolare sono da escludersi dalla dieta dei più piccoli.
I principi nutrizionali
I peperoni sono ricchissimi di antiossidanti. Hanno un alto contenuto di vitamina C e di carotenoidi.
Contengono inoltre sali minerali come fosforo e potassio, nonchè acqua e fibre.
Sono quindi ottimi durante i mesi estivi per reintegrare i minerali perduti attraverso il sudore.
Pesante come un peperone
Molte persone non amano i peperoni a causa della loro digeribilità. Una caratteristica che porta spesso questo ortaggio ad essere tra quelli che non vengono inseriti nello svezzamento dei bambini.
I peperoni però non sono pesanti per tutti. Molte persone non hanno nessun problema nel mangiarli. Ma soprattutto se si eliminano semi e buccia, che contengono le sostanze poco digeribili tutti (o buona parte di noi) possono mangiarli senza che si “ripongano”.
Come rendere più digeribili i peperoni?
I semi dei peperoni possono essere eliminati facilmente mentre si puliscono e si tagliano. La buccia invece richiede un pò più di attenzione. Il metodo migliore è arrostire i peperoni e poi spellarli per cucinarli in seguito come si preferisce.
Peperoni nello svezzamento
Il peperone non va quindi demonizzato. Può essere introdotto senza particolari problemi e in piccole dosi intorno ai 10-12 mesi.
Ovviamente occorre verificare se i piccoli lo digeriscono senza problemi.
I peperoni possono essere consumati crudi a piccole striscioline oppure arrostiti e poi frullati e usati come base per sughi con cui condire la pastina.
La sola polpa del peperone risulta sicuramente meno impegnativa per l’apparato digerente dei piccoli.