Da cosa è composto il liquido amniotico
Funzioni
Diversi stati
Il livello e la quantità di liquido amniotico all’interno dell’utero varia in base alle fasi della gravidanza e da donna a donna.
Generalmente il liquido aumenta nei primi mesi di gravidanza per diminuire verso la fine.
Dal terzo-quarto mese di gravidanza è il feto infatti a regolarne l’andamento con le sue secrezioni polmonari e attraverso la produzione di urina contribuisce a gestirne i livelli.
Qualità e quantità
Come abbiamo detto il livello di liquido amniotico varia con il passare delle settimane di gravidanza ma esiste una corrispondenza precisa fra le settimane di gravidanza e il livello di liquido amniotico.
Grazie alle ecografie effettuate nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza si può verificare il livello di liquido amniotico presente misurando l’AFI (Amniotic Fluid Index), cioè la quantità di liquido presente nel sacco amniotico. Questo valore deve essere compreso tra gli 80 e i 220 mm.
Altri aspetti che regolano la presenza e la qualità del liquido amniotico sono:
- la corretta idratazione della mamma;
- il corretto sviluppo renale del bambino;
- la presenza di ormoni come la prostaglandine e la prolattina.
Le patologie
In caso di scarsità o abbondanza di liquido amniotico si è in presenza di due patologie diverse:
- olidramnios scarsità di liquido amniotico (50-80 mm);
- polidramnios in caso di eccesso di liquido amniotico (superiore ai 220 mm).
Liquido amniotico verde
La presenza di liquido amniotico verde o tinto viene scoperta al momento della rottura delle acque. Al momento del travaglio il liquido dovrebbe essere limpido e puro.
Se il liquido è opaco, di colore verdastro o quasi nero significa che è stato fortemente contaminato da meconio, le feci del bambino.
Si tratta quindi di un segno di sofferenza fetale e nello specifico di ipossia, la quale rappresenta lo stimolo all’emissione di queste scorie.
Approfondimenti
Per avere maggiori informazioni sul liquido amniotico vi consigliamo la lettura dei due post seguenti: