Le perdite di sangue dopo un rapporto sessuale in gravidanza sono un fenomeno che può capitare.

Non allarmatevi troppo e cercate di mantenere la calma per analizzare bene la situazione.

Perchè si verificano perdite di sangue dopo un rapporto sessuale in gravidanza?

Una conseguenza fisiologica dei rapporti sessuali in gravidanza è la comparsa di lievi contrazioni uterine.

Questo fenomeno è dovuto alla sollecitazione meccanica del rapporto stesso, sia agli effetti dell’orgasmo femminile, sia all’azione delle prostaglandine contenute nel liquido seminale. Non a caso per indurre farmacologicamente il travaglio si applicano sul collo dell’utero proprio prodotti a base di prostaglandine, ma in concentrazione superiore a quella presente nello sperma.

Le perdite di sangue dopo un rapporto sessuale in gravidanza possono quindi essere state stimolate dal rapporto sessuale stesso oppure dalla rottura di un vaso capillare sul collo dell’utero.

Quando andare dal ginecologo

Le perdite di sangue dopo un rapporto sessuale in gravidanza sono generalmente  di modesta entità, di colore rosa e si verificano immediatamente, durante o subito dopo il rapporto.

Le perdite di sangue che minacciano un aborto che provengono dall’interno dell’utero, sono di colore bruno e si presentano con grandi quantità di sangue.

Quindi vi suggeriamo di rivolgervi ad un medico in presenza di queste condizioni:

  • Crampi intensi e forti dolori al basso ventre
  • Abbondante sanguinamento vaginale, doloroso o indolore
  • Perdite vaginali contenenti tessuto
  • Svenimento o vertigini
  • Temperatura/febbre alta di maggiore di 100,5 gradi Fahrenheit connesso con o senza brividi
  • Se si sviluppano le contrazioni uterine che ottenere stimolati dopo attività sessuale e che sono presenti anche dopo l’atto

 

 

 

 

 

I rapporti sessuali sono consentiti per tutto l’arco della gravidanza, a patto che la futura mamma stia bene e non soffra di eccessiva attività contrattile o perdite di sangue e, quando la gravidanza è avanzata, si scelgano posizioni che evitino di comprimere la pancia.

Una conseguenza fisiologica e transitoria dei rapporti sessuali nell’attesa è la comparsa di lievi contrazioni uterine. Ciò è dovuto sia alla sollecitazione meccanica del rapporto stesso, sia agli effetti dell’orgasmo femminile, sia all’azione delle prostaglandine contenute nel liquido seminale. Non a caso per indurre farmacologicamente il travaglio si applicano sul collo dell’utero proprio prodotti a base di prostaglandine, ma in concentrazione superiore a quella presente nello sperma.

Perdite di sangue in gravidanza: le cause

L’attività contrattile stimolata dal rapporto sessuale può provocare una piccola perdita di sangue, dovuta alla rottura di un vaso capillare sul collo dell’utero, e alcune particolari condizioni possono favorire questo fenomeno. Si tratta, di solito, di perdite di piccola entità che si verificano immediatamente, durante o subito dopo il rapporto, e di colore rosa. Il sangue, infatti, non proviene dall’interno dell’utero, ma dalla cervice uterina e fuoriesce immediatamente senza avere il tempo di ossidarsi. Le perdite di sangue provenienti dall’interno dell’utero, che possono segnalare una minaccia d’aborto, sono solitamente di colore scuro, perché il sangue impiega più tempo a fuoriuscire e si ossida, assumendo un colore bruno.

Se le perdite si manifestano subito dopo il rapporto, sono di modeste entità e si concludono nell’arco di poche ore, non c’è bisogno di alcun controllo ginecologico. Occorre invece rivolgersi al medico se il sanguinamento è massiccio, paragonabile a quello di una mestruazione, e le perdite ed eventuali contrazioni non cessano dell’arco di poche ore. In questi casi, infatti, esiste il rischio che il rapporto sessuale abbia provocato uno scollamento della placenta. Quindi sarà bene aspettare qualche giorno prima di riprendere l’attività sessuale. Questo per consentire all’utero di rilasciarsi completamente ed evitare che la perdita possa ripetersi, generando ansia e preoccupazione.

Perdite di sangue: le condizioni che possono favorirle

Ma due condizioni possono favorire la comparsa di piccole perdite di sangue durante i rapporti sessuali in gravidanza: la presenza, sul collo dell’utero, di una piaghetta o di un piccolo polipo. La prima, che prende il nome di ectopia se la donna non ha ancora avuto figli, o di ectropion se ha già avuto altre gravidanze, è una piccola area di epitelio particolarmente congesto.

In gravidanza, quando per effetto degli ormoni la mucosa risulta più fragile, il tessuto della piaghetta può sanguinare al contatto durante un rapporto sessuale. Lo stesso accade se la donna ha un piccolo polipo cervicale. In entrambi i casi, la probabilità che si verifichi una lieve perdita di sangue è maggiore se è in atto un processo infiammatorio dovuto a eccessiva proliferazione batterica.

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